Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Su Cabras i malumori degli alleati

Fonte: L'Unione Sarda
13 dicembre 2010

Le perplessità dei partiti del centrosinistra dopo la decisione, raggiunta dal Pd all'unanimità, di candidare il senatore a sindaco
«Le primarie si faranno». E spunta il nome di Ottavio Olita
«Una candidatura d'apparato potrebbe anche voler significare voler perdere a Cagliari in nome di vittorie successive non meglio identificate». Nel passaggio del post di Marcello Fois pubblicato sul sito di Sardegna democratica ci sono la delusione e l'amarezza di un soriano di ferro per la scelta del Pd di puntare con decisione su Antonello Cabras.
Lo scrittore nuorese non è l'unico a criticare la scelta che potrebbe rendere inutili le elezioni primarie di cui, paradossalmente, potrebbe farsi vanto il centrodestra. Sono gli alleati a ricordare due cose. La prima: c'è un impegno sottoscritto per le primarie e persino una data, il 20 dicembre, per presentare le candidature. La seconda: giovedì, qualche ora prima che il Pd indicasse «all'unanimità» il nome del senatore di Sant'Antioco, Sinistra ecologia e libertà proponeva al tavolo regionale del centrosinistra il nome del giornalista Rai Ottavio Olita.
SPUNTA OTTAVIO OLITA C'è, dunque, un'altra opzione. «Olita non è un candidato di Sel ma un esponente della società civile che vorremmo rappresentasse l'unità della coalizione», spiega Francesco Agus, coordinatore provinciale dei vendoliani. Unità, a questo punto difficile. Perché, è inutile negarlo, la scelta di Cabras da parte di tutte le anime del Pd (questa, sì, una novità significativa) rischia di rendere superflua, anche se si dovesse fare, la consultazione degli elettori della coalizione. E questo ha un significato politico. Perché, come rileva Agus, «non sono tanto le primarie ad essere imprescindibili, quanto l'apertura della coalizione verso la società civile e non verso esponenti dei partiti». Esattamente ciò che ricorda un altro ideologo soriano , il costituzionalista Gian Mario Demuro: «Occorre chiedere che le idee per la città siano rese pubbliche e si misurino in elezioni primarie che garantiscano la più ampia discussione», scrive anche lui nel blog del movimento dell'ex presidente della Regione.
ROSSOMORI, MALUMORI C'è un problema di metodo, di approccio. C'è, nella coalizione, una richiesta di cambiamento che la scelta di Cabras frustra e reprime, ancora una volta. Enrico Palmas, segretario cittadino dei Rossomori, non lo nega: «La candidatura di Cabras crea malumori perché non va nella direzione del cambiamento che tutti auspichiamo. Ci riuniamo, discutiamo della necessità di rinnovarci e di recuperare credibilità facendo scelte nuove e cercando figure nuove e poi si punta su Cabras. Una contraddizione. Sia chiaro», conclude Palmas, «il senatore è una scelta del Pd noi ne faremo altre e le primarie si faranno. Se poi vincerà Cabras lo sosterremo».
Tranciante il giudizio di Leoluca Orlando. «Rispetterò le decisioni locali, ma io, di fronte a un Pd che mi impone il suo candidato sindaco a Cagliari dico no grazie», attacca il deputato e portavoce di Italia dei valori, ieri a Cagliari per manifestare solidarietà agli universitari in lotta contro la riforma Gelmini e parlare di legalità con gli studenti delle scuole. E nemmeno Giovanni Dore, leader cittadino di Idv, crede che il nome dell'ex segretario regionale sia quello giusto. Né che sia l'unico. «Martedì si riunirà di nuovo la coalizione e verranno fuori altre candidature».
MATTA E I VERDI Un'altra c'è già: è quella dell'anchorman di Videolina Paolo Matta, indicato dai Verdi. Se lui e Olita dovessero confermare il loro sì anche dopo l'ufficializzazione del nome del candidato del Pd le primarie si faranno. Ma, salvo miracoli, saranno inutili. Del resto a Cagliari non c'è un Pisapia, in grado di scompaginare i giochi di partito. «Se ci fosse stato l'avrei votato anch'io», confessa Marco Espa. Forse la convergenza su Cabras è dietro questa frase. Non c'è il nuovo, affidiamoci all'usato sicuro.
FABIO MANCA

11/12/2010