Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gli ambulanti paralizzano la città

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2010

Lo scontro. «Vogliamo la bancarella di Natale nell'area del porto». Il Comune: «No, si fa al Cis». Oggi nuovo incontro
Via Roma intasata dai furgoni, traffico in tilt fino alle 19
Decisiva la mediazione degli ispettori della Digos. Oggi incontro sindaco-autorità portuale per sbloccare la situazione, poi un nuovo tavolo con gli ambulanti aderenti al sindacato Ulaas.
Il venerdì infernale termina alle 19. Furgoni e auto degli ambulanti sul piede di guerra lasciano via Roma. Prima i venticinque mezzi dei commercianti aderenti al sindacato Ulaas avevano tenuto in scacco mezza città, bloccando tutta la mattina gli incroci con il largo Carlo Felice e con via Sassari. Un blitz in grado di mandare in tilt il traffico. Nel pomeriggio, in attesa di una promessa da parte dell'amministrazione per lo svolgimento della manifestazione Bancarella di Natale, il presidio non ha mai lasciato la strada davanti al municipio. E tra momenti di tensione con automobilisti e passeggeri di autobus, vibranti proteste e minacce, solo con l'intermediazione della Polizia si è arrivati a una schiarita in tarda serata: oggi il sindaco Emilio Floris convocherà gli ambulanti per trovare una soluzione.
IL BLOCCO La giornata inizia alle 9. Gli iscritti all'Unione lavoratori autonomi ambulanti sardi (Ulaas), presieduta da Vincenzo Pandolfi, si ritrovano nel piazzale sotto la scalinata di Bonaria. Obiettivo: raggiungere il municipio. Un corteo autorizzato. Tutto fila liscio fino a piazza Deffenu. Qui gli ambulanti a bordo dei loro furgoni improvvisano un blocco stradale. La tensione sale. I poliziotti, coordinati da Cosimo Bari, cercano di riportare l'ordine, mentre i vigili urbani deviano il traffico verso percorsi alternativi. Alcuni passeggeri di un autobus della linea 8 si lamentano. Si rischia lo scontro. Poi i manifestanti riprendono il cammino.
LE BARRICATE Il secondo blocco, il più pesante, scatta alle 10. Gli ambulanti superano l'incrocio di via Roma con il Largo. Improvvisamente alcuni furgoni si fermano, formando una barriera alla fine della discesa e dall'altra parte della strada bloccando il passaggio in via Roma e il transito verso il lato porto e viale La Playa. Altri camion raggiungono l'incrocio con via Sassari per la seconda barricata. È il caos. Le ripercussioni sul traffico sono notevoli, con file e rallentamenti in tutta la città. Sotto il palazzo comunale tre auto con le bandiere dell'Ulaas e altoparlanti. «Da qui non ce ne andiamo. Vogliamo lavorare», urlano gli ambulanti.
LE RIVENDICAZIONI Sotto lo sguardo attento degli agenti del reparto mobile, della Digos e dei carabinieri, una cinquantina di commercianti chiede un incontro con sindaco e assessore alle Attività produttive. «Ci chiedono di svolgere il Mercatino di Natale nel piazzale del Cis sotto la gestione del Comune», spiega Pandolfi. «Non ci stiamo. Avevamo raggiunto un accordo con l'Autorità portuale perché i nostri sessanta associati potessero allestire i gazebo nell'area del porto di via Roma. L'amministrazione si è opposta e ha fatto saltare tutto». Anche l'ultima trattativa è naufragata: «Il sindaco e l'assessore Paolo Carta ci hanno proposto il porto solo se una parte di noi fosse andata al Cis, insieme a una quarantina di ambulanti di altre associazioni. In ultimo ci è stata offerta anche piazza Giovanni XXIII. L'avevamo chiesta due mesi fa e ci era stata rifiutata. Non ci stiamo».
LA TRATTATIVA Le due parti (sindacato e Comune) sembrano non poter convergere. Per tutta la mattina i furgoni restano in mezzo agli incroci. I manifestanti rischiano una sanzione di mille euro. «Da qui non andiamo via», insistono Pandolfi e i suoi associati. Due volenterosi ispettori della Digos provano a fare da intermediari. Fanno su e giù dal municipio. Il Comune offre l'apertura dell'area portuale ma a due condizioni: andrebbero lì tutti gli ambulanti, indipendentemente dal sindacato di appartenenza, e la gestione resterebbe nelle mani dell'amministrazione. Su questo si apre un piccolo spiraglio e viene convocato, nel pomeriggio, un incontro. Così poco prima delle 14, i furgoni liberano le strade e si parcheggiano sotto il palazzo comunale.
L'ASSESSORE Un'ora e mezza dopo l'assessore Paolo Carta convoca una conferenza stampa. Presenti gli ambulanti delle associazioni Consorzio fiere mercato di Sardegna e Amici. «La giunta, su indicazione della commissione, dopo i problemi dell'anno scorso ha scelto la gestione diretta della Bancarella di Natale. Abbiamo deciso di farla nel piazzale del Cis. La parte centrale di via Roma è riservata ai residenti, dopo l'avvio della pedonalizzazione della Marina. E lo stesso sindacato Ulaas, quello che ora protesta, il 13 ottobre ci aveva chiesto il piazzale del Cis. Insomma il problema è la gestione della manifestazione, non il luogo». Carta ricorda che l'Ulaas ha rifiutato anche l'ipotesi dell'area portuale «aperta anche agli altri ambulanti». Che attaccano: «L'anno scorso», spiegano Eleonora Lorenzoni, Giuseppe Melis e Roberto Pusceddu, «si è pagato di più di quanto indicato nel bando vinto dall'Ulaas».
LA VIA D'USCITA La situazione si sblocca solo verso le 18,30. Pandolfi e un altro associato vengono ricevuti dal vice sindaco, Maurizio Onorato, e dall'assessore. «Il sindaco lavorerà per trovare una soluzione» Floris incontrerà il presidente dell'Autorità portuale, Paolo Fadda, per valutare possibili sbocchi. Alle 19 ambulanti e furgoni lasciano via Roma: «Domani (oggi, ndr ) verremo convocati dal sindaco», conclude Pandolfi. Potrebbe essere l'ultimo atto della storia infinita della Bancarella di Natale.
MATTEO VERCELLI

04/12/2010