Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La spesa divide in due l'Italia Cagliari tra le città meno care

Fonte: L'Unione Sarda
23 aprile 2008

L'Istat scatta la foto della spesa degli italiani. Tra le città capoluogo differenze anche del 20-25%. Cagliari è tra le meno care.Corrono i prezzi degli alimentari, al nord più che al centro-sud. È una corsa a due velocità che fa scattare l'allarme caro-tavola nelle città settentrionali dove, per riempire il carrello della spesa, bisogna spendere cifre ben più alte che nel resto d'Italia. Cagliari, che a marzo si è confermata capitale italiana dell'inflazione (l'aumento dei prezzi al consumo in un anno) con il 4,2%, nella classifica del caro-spesa si piazza 5 punti percentuali sotto la media nazionale. In pratica, nel capoluogo sardo i prezzi aumentano a una velocità superiore alla media nazionale, ma il costo dei vari prodotti è più contenuto rispetto ad altre realtà.LA GEOGRAFIA La forbice spesso è ampia e si allarga sino a mettere a segno uno scarto che si aggira nell'ordine del 20-25%. A contrapporsi sono soprattutto Milano e Napoli. A fotografare l'esistenza di differenze territoriali nel livello dei prezzi tra i 20 capoluoghi di regione italiani sono, per la prima volta, i risultati di un progetto sviluppato da Istat, Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne. I dati sono riferiti al 2006 e il paniere ha considerato 1.737 prodotti (di cui 1.337 relativi ai beni alimentari). I risultati dello studio assegnano la palma di città più care in Italia per gli alimentari a Milano e Bolzano, che fanno registrare livelli dei prezzi più elevati di oltre il 10% rispetto alla media nazionale (rispettivamente +13,3% e +11,2%). Al contrario, le due meno care sono Napoli e Bari, con prezzi più bassi rispettivamente del 12% e 9% rispetto alla media.BENTORNATA BISTECCA E a proposito di carrello della spesa, l'Europa abbatte anche l'ultimo ostacolo e dopo un percorso durato 7 anni dà il via libera definitivo al ritorno, sulla tavola degli italiani e degli europei, della bistecca fiorentina tradizionale, quella più matura , perché proveniente da bovini adulti fino a 30 mesi (quella degli animali fino a 24 mesi era stata sdoganata all'inizio del 2006). Il via libera sarà operativo già dalla prossima settimana, tre giorni dopo la pubblicazione della decisione sulla Gazzetta ufficiale Ue. Insomma, è un ritorno ad una situazione di normalità così come era prima del bando decretato dall'Ue il 31 marzo 2001 per fronteggiare la crisi della mucca pazza. Un ritorno salutato con soddisfazione dalle associazioni degli allevatori, ma anche dai consumatori.SMS CONSUMATORI Un sms per sapere se un prodotto è troppo caro spesa. Basta inviare un messaggio con il cellulare al numero 47947, indicando il nome del prodotto alimentare che si sta acquistando e il servizio “Sms consumatori” risponderà immediatamente, indicando il prezzo di vendita rilevato giornalmente e suddiviso nelle tre macro aree Nord, Centro e Sud. Un'iniziativa voluta dal ministero delle Politiche agricole alimentari, che ha predisposto un elenco di 84 prodotti alimentari a largo consumo contemplati nel paniere. Su www.smsconsumtori.it è possibile avere ulteriori informazioni. 23/04/2008