Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In corteo fino al Palazzo delle Scienze. La solidarietà dei dipendenti del Lirico

Fonte: La Nuova Sardegna
30 novembre 2010

CAGLIARI



BETTINA CAMEDDA

CAGLIARI. Stretti al petto i libri di Cervantes, Chomski, Simon de Beauvoir, e quelli che hanno significato di più nella loro formazione. Nell’altra mano un lumicino. Sono i trecento studenti e ricercatori che ieri sera si sono riuniti nella veglia funebre in ricordo dell’università pubblica.
Dopo il sit-in in piazza Costituzione, partito in sordina a causa del brutto tempo, il corteo ha raggiunto il Palazzo delle Scienze: una lunga processione di striscioni, cartelli e requiem. «Silvio Berlusconi, dimettiti per noi; Maria Stella Gelmini, dimettiti per noi; Sandro Bondi, dimettiti per noi...»: è la preghiera che ha conquistato l’attenzione di negozianti e passanti per le vie della città e che ha unito tutti in un’unica grande protesta. «In queste ore c’è stata una grande dimostrazione di impegno da parte di tutti gli studenti per un fine comune - dichiara soddisfatta Valentina Onnis, ricercatrice della Rete 29 Aprile -. Siamo qui, tutti insieme, in difesa della nostra Università, l’Università pubblica che rischia di essere smantellata».
Un lavoro portato avanti da tanti malgrado la pioggia leggera ma incessante: dopo l’occupazione del Magistero e l’allestimento al Palazzo delle Scienze, nel primo pomeriggio gli studenti del gruppo Unica 2.0 hanno occupato la Torre dell’Elefante, il monumento simbolo della città, affiggendo lo striscione «Unica protesta» segno del disagio. Una protesta che si è fatta sentire per tutta la notte tra canti, musica e dibattiti, partita dapprima con il collegamento su Skype con gli studenti e i ricercatori dell’Università di Sassari, poi con la visione del programma «Vieni via con me» al quale ha preso parte Francesca Coin, ricercatrice di filosofia dell’Università di Venezia, che ha letto un elenco sottoscritto da tutti i ricercatori della Rete29Aprile.
Stessa emozione quando si segue in diretta Gad Lerner in collegamento con gli studenti che da giorni occupano il tetto della facoltà di piazza Borghese. Segue un lungo applauso.
Tra gli studenti anche una delegazione dei dipendenti del Teatro lirico reduci da un’assemblea permanente iniziata sabato che continuerà a oltranza. «Manifestiamo con gli studenti - spiega Massimiliano Ceccalotti, cantante -, per noi è un’esperienza nuova ma vogliamo portare avanti un obiettivo comune quello della cultura e del diritto allo studio. Abbiamo registrato un video coro e orchestra della Cremosa del Requiem di Mozart, una scelta fatta non a caso perché esprime il nostro urlo di dolore».
Questa mattina dai poli universitari si seguirà la discussione del ddl Gelmini in diretta dalla camera.