Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Più di mille firme contro la rotatoria

Fonte: La Nuova Sardegna
29 novembre 2010



Cresce la mobilitazione in difesa del giardino di Sant’Avendrace


CAGLIARI. Sono 1400 le firme raccolte dal comitato popolare Sa Cruxi Santa di Sant’Avendrace contro l’espianto degli alberi deciso dal Comune nella piazza di fronte al liceo Siotto per garantire all’Immobiliare Europea dell’editore Sergio Zuncheddu un agevole accesso al nuovo quartiere ‘I Fenicotteri’. Il 24 novembre quasi 400 persone hanno manifestato il proprio dissenso e già si annunciano nuove iniziative a difesa del verde pubblico.
La mobilitazione di protesta è imponente: il comitato organizzatore, coordinato da Claudia Sitzia, è formato per la gran parte di studenti e può contare sull’adesione degli Amici della Terra, del Gruppo di intervento giuridico, di Italia Nostra e del Cagliari social forum. La richiesta rivolta all’amministrazione comunale è chiara: gli alberi del giardinetto e la croce medievale di Sant’Avendrace non devono essere toccati. Sarà poi la Sovrintendenza ai beni culturali - che ha già ordinato la sospensione dei lavori di costruzione della rotatoria - a stabilire se la presenza di un’antica cisterna sia compatibile con l’apertura del cantiere.
La rotatoria servirebbe ad assicurare l’accesso alle torri dei Fenicotteri e a collegare il quartiere dell’Immobiliare Europea al nuovo sistema viario che comprende anche la strada per Tuvixeddu, quella che si vorrebbe realizzare nel canyon scavato in tempi remoti e oggi protetto da un vincolo imposto dalla Sovrintendenza. E’ stato nei giorni scorsi il parlamentare del Pdl Mauro Pili a parlare di «sviluppo della città» riferendosi alla costruzione della rotatoria collegata al prossimo ingresso di Tuvixeddu. Pili ha trovato appoggio nel centrosinistra: il consigliere comunale Claudio Cugusi si è dichiarato favorevole all’intervento, che secondo il vicesindaco Maurizio Onorato dovrebbe salvare gli alberi e offrire alla città una maggiore superficie verde. Ma a giudicare da quanto sta avvenendo a Sant’Avendrace - alberi potati drasticamente e piante ritagliate a forma di parallelepipedi - e da quanto avvenuto in piazza Maxia non sembra che la politica comunale sia rivolta a difendere le aree verdi della città. Soprattutto - è stato detto nel corso della manifestazione - se gli interessi in gioco sono alti e gli interventi sono utili agli imprenditori vicini all’amministrazione comunale di centrodestra. (m.l)