Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Randagi feriti, ecco come comportarsi

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2010

Sui ritrovamenti ci sono regole precise da rispettare per non incorrere in sanzioni
Si chiamano polizia municipale e Asl: le cure non sono gratis
Se si perde un cane è obbligatorio fare la denuncia di smarrimento, altrimenti si rischia una multa per abbandono.
C'è un iter da seguire quando per la strada si trova un cane randagio ferito: il cittadino avvisa la polizia municipale, la polizia si occupa di verificare la disponibilità per un eventuale ricovero e la reali condizioni dell'animale. Dopo gli accertamenti contatta la Asl di competenza territoriale che invierà sul luogo un veterinario. «C'è sempre un medico reperibile, 24 ore al giorno, comprese le domeniche e i festivi», sottolinea Giuseppe Sedda, direttore del servizio veterinario della Asl. «Tutti i vigili e le autorità competenti hanno i nostri numeri telefonici per poterci rintracciare».
NO AL FAI-DA-TE Un no secco, dunque, al fai da te: il privato che soccorre un cagnetto vagante ha il compito di segnalarlo a chi di dovere. Non si può inoltre pretendere che il cucciolo venga curato gratuitamente da un qualunque veterinario cittadino. Discorso diverso se il quattro zampe è di proprietà: in questo caso è il padrone che si deve occupare di accudirlo e di portarlo da un esperto per le cure necessarie.
LE REGOLE Anche chi decide di adottare un esemplare trovato per la strada deve osservare delle regole. Prima che il cucciolo entri in casa il futuro proprietario è obbligato per legge a presentare alla polizia municipale e alla Asl veterinaria una denuncia di ritrovamento dell'esemplare. Chi non osserva questa procedura rischia di essere perseguito per appropriazione indebita. Solamente una volta consegnata la dichiarazione alle autorità competenti e verificato che il quattro zampe non ha il microchip, il padrone potrà accogliere l'animale.
SMARRIMENTO Vale lo stesso discorso per chi perde il cucciolo: in questo caso va fatta la denuncia di smarrimento, altrimenti ci si può beccare una sanzione per mancata segnalazione oltre ad una multa per abbandono se il cane venisse ritrovato, vivo o morto. Se un proprietario, invece, perde il proprio cagnetto che non ha il microchip, solo esibendo la denuncia può dimostrare che il piccolo è suo e che non è stato lasciato per la strada volontariamente ma smarrito.
MICROCHIP Il modo migliore per non avere problemi di questo genere è far inserire il microchip all'esemplare. Il codice numerico è ormai l'unico sistema identificativo nazionale in grado di far risalire al nome e all'indirizzo dei padroni del cucciolo perso. Ritrovare il proprio amico a quattro zampe è più facile se il cane possiede il microchip, in caso contrario la ricerca diventa molto complicata.
FRANCESCA GHEZZO

21/11/2010