Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Pdl al voto per scegliere il suo candidato alle primarie

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2010

L'ipotesi è emersa durante il coordinamento provinciale

Ieri si è dimesso dal coordinamento provinciale il massiddiano Simone Spiga. Convocata per venerdì prossimo la riunione della coalizione per parlare delle primarie.
Tre ore e mezzo di discussione, in cui si è parlato un po' di tutto: dalle primarie in vista delle elezioni alle vecchie ruggini che qualcuno si portava dietro dalle provinciali. Tante idee, qualche novità e - soprattutto - delle dimissioni: quelle del massiddiano Simone Spiga, ormai prossimo al salto con Fli. Un passo che i ben informati davano quasi per certo da qualche giorno e che ieri sera è stato ufficializzato al termine della riunione del coordinamento provinciale del Pdl, convocato da Edoardo Usai.
LA RIUNIONE All'ordine del giorno c'erano le primarie, ma alla fine l'argomento è stato affrontato solo in parte. E la proposta di maggior interesse è stata quella di organizzare delle selezioni interne al partito per scegliere chi parteciperà alla sfida (sempre che venga fatta) che coinvolgerà l'intera coalizione. Insomma, delle “pre-primarie” per decretare il candidato pidiellino che se la dovrebbe poi vedere con gli alleati. «Il problema», come ha fatto notare il neo coordinatore Usai, «è stabilire le regole. Sia quelle per le eventuali primarie interne che per quelle di coalizione».
LA COALIZIONE Per queste ultime il coordinatore regionale Mariano Delogu ha convocato una riunione per venerdì prossimo: oltre al Pdl ci saranno anche Udc, Riformatori sardi, Psd'az, Uds, Mpa, Sardegna socialista, La destra e Futuro e libertà.
IL RILANCIO Ma oltre alle comunali, si è parlato anche delle strategie di partito: «Abbiamo messo le basi per un rilancio organizzativo del Pdl e un maggiore radicamento sul territorio», riferisce Usai. Che annuncia: «Il coordinamento verrà convocato ogni 20 giorni, specialmente in questi prossimi mesi a ridosso delle elezioni. Il partito seguirà attentamente l'evolversi della situazione politica e amministrativa nei 21 paesi dove si andrà al voto, in particolar modo in quelli dove è previsto il doppio turno».
IL SINDACO L'intervento del sindaco Emilio Floris ha riguardato le primarie. Con un filo di scetticismo: «Prima di organizzarle, dobbiamo considerare quanto il nostro popolo del Pdl, i nostri elettori, possano accogliere metodi di questo tipo». Nel caso delle pre-primarie poi, la discussione si è accesa sui criteri per ammettere gli elettori. Voto ai soli tesserati o anche ai semplici simpatizzanti? Due ipotesi radicalmente diverse, visto che la seconda aprirebbe la strada anche a possibili “inquinamenti” da parte di altri movimenti politici. Ancora: quali tesserati? «Il rischio», ha sussurrato qualcuno, «è che ci siano degli iscritti ad hoc, solo per questa occasione». ( m.r. )

20/11/2010