Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il burbero che non sprecava nulla

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2010

Il ritratto

«Ogni volta che ci riunivamo in qualche palazzo Raffaele se ne andava via sempre per ultimo e controllava bene tutte le stanze. Faceva il giro e se trovava delle luci dimenticate accese lui le spegneva subito. Era davvero terribile in queste cose». Un aneddoto, tra mille, raccontato da Felicetto Contu, un altro democristiano doc che a 83 anni tiene stretto un seggio in Consiglio regionale (sponda Udc) e una poltrona nel consiglio di amministrazione del teatro lirico.
TESTIMONE DI NOZZE «Io lo conoscevo benissimo», prosegue, «anche perché era zio di mia moglie e nostro testimone di nozze. C'è stato un momento in cui è stato di fatto il “Deus”, il grande dominatore della scena politica cagliaritana. Negli anni 50-60, in particolare, era vicino all'arcivescovo, monsignor Paolo Botto, e all'allora sindaco di Cagliari Mario Palomba (avvocato dello Stato) che era suo suocero. Proveniva da una grande famiglia borghese cagliaritana. Una famiglia “illuminata” che faceva parte della casta a sé stante formatasi nell'ambito della Congregazione Mariana».
POCO ELASTICO Un suo difetto? «Forse la mancanza di elasticità. Era un uomo tagliato con l'accetta, nel senso che era poco incline al compromesso che invece in politica è un'arte. Inoltre aveva poco senso dello humor », aggiunge Contu. «Ricordo che voleva che la sua economia domestica fosse il più possibile ristretta. Non spendeva quasi niente, insomma, preferiva risparmiare. Ma quando poteva faceva beneficenza».
Il sindaco Emilio Floris lo ricorda giocatore di scopone. «Faceva politica anche mentre giocava a carte e ricordo che perdere non gli piaceva per niente. Spesso addirittura si arrabbiava. Negli anni l'ho incontrato tantissime volte per motivi politici», racconta il primo cittadino, «ma ho avuto modo di conoscerlo anche nelle vesti di giocatore. Ci riunivamo spesso a Santa Margherita di Pula negli anni 80-85. Eravamo un bel gruppo di amici. Raffaele parlava sempre di politica tra una mano e l'altra». Non solo. «Dispensava saggi consigli a tutti e ci forniva punti di vista davvero interessanti, frutto della sua grande esperienza. Era molto piacevole colloquiare con lui. Frequentava la politica in un periodo in cui si prendevano decisioni importanti».
«GLI URTI FRONTALI» Per Romano Mambrini (ex presidente della Camera di Commercio di Cagliari), Raffaele Garzia era «un uomo dalle convinzioni ferree». «Associava bene la sua capacità di imprenditore alla politica. Era davvero completo, insomma. Una persona che difendeva le sue convinzioni fin quasi all'urto frontale. Ricordo con affetto i 13 anni passati insieme a lui alla Camera di Commercio che io ho presieduto dal 1993 al 2006. Un uomo, Garzia, che ha lasciato certamente un segno in tutte le istituzioni dove è stato, ma soprattutto nelle vesti di presidente del Cis».
LA RINASCITA «Un uomo di grande merito», lo definisce anche Gianni Biggio (attuale presidente della Fiera internazionale della Sardegna). «Faceva parte di quella squadra di politici che hanno fatto grande la Sardegna. I politici della rinascita, della programmazione e del Cis come banca di sostegno alle imprese. È stato uno degli uomini della Democrazia Cristiana che hanno contribuito di più all'industrializzazione. Da giovane confindustriale lo incontrai tante volte per problemi connessi ai trasporti e si dimostrò sempre una persona di grande sensibilità e impegno. Successivamente ci ritrovammo alla Camera di commercio. È stato un grande presidente dell'Ascom».
LA TELEFONATA ALLE 7 «Purtroppo nell'ultimo periodo ci sentivamo molto meno», si rammarica da Roma Giancarlo Deidda (presidente della Camera di Commercio di Cagliari), «ma un tempo ci telefonavamo ogni mattina intorno alle 7 e a volte fra noi erano scintille. Ora mi mancano quelle telefonate e quelle scintille. Raffaele era un uomo molto intelligente, un uomo dotato di un grande senso del rispetto. È stato un grande presidente ed è stato bello per me stargli accanto in quegli anni».
PAOLO LOCHE

18/11/2010