Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Regione contesta la stesura di due progetti

Fonte: L'Unione Sarda
10 novembre 2010

Ascensori all'ospedale Civile

Il no del Comune per la realizzazione degli ascensori esterni all'ospedale Civile ha scoperchiato una pentola piena di anomalie.
LA CRITICA REGIONALE Il comitato tecnico dell'assessorato dei Lavori pubblici, in una nota firmata dall'ingegnere Edoardo Balzarini, riguardante i lavori di ristrutturazione architettonica e tecnologica del San Giovanni di Dio, scrive, facendo riferimento al progetto realizzato da Giovanni Maria Campus e Mario Pilleri, che «appare inconsueta la stesura di un progetto generale e di un progetto stralcio ambedue esecutivi, data l'esiguità del finanziamento, sarebbe apparsa più regolare la presenza di un progetto generale preliminare, o tutt'al più definitivo, e un progetto esecutivo circoscritto alle parti appaltabili con le risorse disponibili». Tradurre il burocratese mette i brividi: la commissione regionale in sostanza evidenzia come i progettisti hanno calcolato la loro parcella da 828.460 euro (Iva compresa) su un progetto generale (una sorta di libro dei sogni sulle necessità dell'ospedale, stimate in 16.612.034 euro) e non su un progetto riferito ai lavori per i quali erano a disposizione le risorse finanziarie (7.230.396 euro) e quindi immediatamente eseguibile. Soldi buttati. Anche perché le procedure di assegnazione della sovvenzione erano andate oltre i paletti fissati dalle norme e il finanziamento era finito nel calderone statale. Non però il debito - saldato 3 mesi fa dalla Asl 8 che all'epoca governava l'ospedale Civile - nei confronti dei tre progettisti (l'altro professionista è Enrico Montaldo).
LA BOCCIATURA Il progetto presentato dall'Azienda mista per la realizzazione degli ascensori (che aveva ottenuto il sì dalla Regione e dalla Soprintendenza) era stato ritenuto non ammissibile dal Comune perché non conforme con quello approvato dalla Commissione edilizia il 12/10/2004, firmato da Campus (appena nominato assessore comunale all'Urbanistica) e Pilleri (componente della Commissione edilizia).
Gli ingegneri del San Giovanni di Dio hanno previsto la realizzazione di due ascensori in acciaio e vetro. Una soluzione che anche ai profani appare migliore rispetto al grigio del cemento armato proposto dai tre progettisti. Ecco perché il vero motivo del diniego andrebbe ricercato oltre le soluzioni tecniche o architettoniche. La partita è aperta: dall'Azienda mista sperano in un dietro front comunale. E quando il progetto sarà approvato ci sarà da assegnare la direzione lavori.
ANDREA ARTIZZU

10/11/2010