Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chi matura la pensione di anzianità blinda l'uscita anticipata dal lavoro

Fonte: L'Unione Sarda
10 novembre 2010

L'Inpdap chiarisce quali sono i requisiti necessari per evitare il meccanismo delle “finestre mobili”

Dal primo gennaio 2011 le finestre mobili impongono uno slittamento di 12 mesi per ricevere la pensione. L'Inpdap chiarisce che l'obbligo non vale per chi entro quest'anno raggiunge i requisiti per il trattamento di anzianità.
La manovra correttiva del Governo ha introdotto dal 1° gennaio 2011 le finestre mobili. Queste impongono di aspettare dodici mesi per i lavoratori dipendenti e 18 per quelli autonomi tra il raggiungimento dei requisiti per la pensione e la decorrenza dell'assegno. Le vecchie decorrenze, però, sono confermate per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre di quest'anno.
I DIPENDENTI PUBBLICI Le norme valgono sia per il settore privato che per quello pubblico. L'Inpdap, recentemente, ha inviato, con una circolare, nuove istruzioni che allargano al massimo la possibilità di mantenere il diritto all'apertura delle attuali finestre in determinati casi.
ANZIANITÀ Chi raggiunge i requisiti per la pensione di anzianità entro la fine di quest'anno blinda il proprio calendario previdenziale ed evita le finestre mobili, anche se sceglie l'uscita prevista per la vecchiaia e la raggiunge dopo la fine di quest'anno. Questa, in sintesi, la notizia comunicata dall'Inpdap con la circolare 18/2010 che illustra le modalità applicative della riforma delle pensioni varata dalla legge 122/2010, la cosiddetta legge salva deficit. La novità è stata comunicata dall'ente di previdenza dei dipendenti pubblici per quanto riguarda la pensione di anzianità e per agevolare le scelte strategiche di chi vede vicina la possibilità di lasciare l'ufficio, ma che è ancora indeciso se continuare l'attività lavorativa.
UN ESEMPIO Per chiarire il meccanismo, l'Inpdap ha presentato l'esempio di una lavoratrice che raggiunge i 61 anni di età il 31 marzo 2011: l'applicazione delle finestre mobili, in vigore dal 1° gennaio 2011, imporrebbe alla lavoratrice di aspettare sino al 1° aprile del 2012, cioè 12 mesi dopo aver raggiunto il requisito per la pensione. Se però la stessa lavoratrice ha raggiunto quota 95, cioè 35 anni di contributi oltre ai 60 anni di età nel corso del 2010, anche se optasse per la pensione di vecchiaia, questa seguirà la vecchia regola delle finestre che impongono alla lavoratrice di aspettare solo da marzo a luglio del 2011. In questo caso lo sconto è di soli 8 mesi, ma le conseguenze concrete della previsione possono naturalmente variare da caso a caso. In pratica, chi opta per non chiedere la pensione di anzianità, in attesa di percepire in un secondo tempo quella di vecchiaia, godrà di una riduzione dei tempi di apertura delle finestre. Infatti, la data in cui si matura il requisito dell'anzianità vincola anche le regole che si applicano in seguito a chi sceglie l'uscita di vecchiaia.
VECCHIAIA Gli stessi principi regolano la decorrenza delle pensioni di vecchiaia delle dipendenti pubbliche che raggiungono il requisito dei 61 anni di età prima della fine del 2011, quando l'età pensionabile si alza a 65 anni. La dipendente che compie i 61 anni nel 2010, potendo far valere anche il minimo dei contributi previsti, segue le attuali norme che vigono per le finestre. Chi, invece, raggiunge i 61 anni nel 2011, entra nel nuovo meccanismo delle finestre mobili.
CHI CONTINUA A LAVORARE Nella circolare è riportato che, comunque, l'attesa dei 12 mesi non si può tradurre in una sospensione del reddito, per cui i datori di lavoro mantengono in servizio i dipendenti che cessano per limiti di età o di servizio fino alla effettiva decorrenza della pensione.
I DIPENDENTI PRIVATI La circolare dell'Inpdap, rivolta ai dipendenti pubblici, può essere seguita anche per le pensioni del settore privato gestite dall'Inps. L'interesse, però, nel settore privato è inferiore in quanto per le donne l'età pensionabile per la vecchiaia rimane ad oggi ferma ai 60 anni, per cui è difficile che una dipendente, all'atto del conseguimento dei requisiti per la pensione di anzianità, non abbia ancora raggiunto l'età pensionabile per la vecchiaia.

10/11/2010