Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La Cineteca Sarda rende omaggio a Mario Monicelli

Fonte: La Nuova Sardegna
5 novembre 2010



A Cagliari una rassegna con undici film e un premio al regista novantacinquenne




CAGLIARI. Con il film “Proibito”, girato a Tissi nel 1954, tratto dai temi e dalle suggestioni dei romanzi deleddiani, e interpretato da Amedeo Nazzari, si aprirà domani alle 19 alla Società Umanitaria-Cineteca Sarda una retrospettiva dedicata, come recita il titolo, a “Mario Monicelli - Un grande artigiano della Commedia all’italiana”.
La manifestazione prevede, fino al 16 dicembre, la proiezione di undici lungometraggi, un convegno (il 16 dicembre) e la consegna allo stesso regista del tradizionale Premio alla carriera che l’associazione l’Alambicco, organizzatrice della rassegna, ha istituito due anni fa, assegnandolo nel 2008 a Liliana Cavani e nel 2009 a Francesco Rosi.
Dopo il film “sardo”, che fu anche la prima pellicola che il regista toscano girò senza il “patronage” di Steno, sono in programma “Totò e Carolina” (domenica 7 novembre, ore 18.30), a cui farà seguito, nella stessa serata “I soliti ignoti”, primo grande esempio di “commedia italiana” contemporanea costruita sui caratteri (e sugli attori, in primis Vittorio Gassman, trasformato in interprete comico che lo fece diventare un vero e proprio divo) più che sulla trama.
Martedì 9 novembre, alle 20.30, un altro titolo famoso, “La grande guerra” (1959), Leone d’oro a Venezia tra molte polemiche per la presunta irriverenza (i due interpreti sono di nuovo Gassman e poi Alberto Sordi) nei confronti del patriottismo italiano durante la prima guerra mondiale.
Giovedì 11 novembre, alle ore 20.30, “I compagni”, rievocazione dei primi scioperi operai a Torino, all’inizio del Novecento, interpretato da Marcello Mastroianni. Quindi, martedì 16 novembre, alle ore 20.30, uno dei suoi capolavori assoluti, “L’armata Brancaleone” (1966).
Venerdì 19 novembre, alle 20.30, si passa alla caricatura del melodramma meridionale con “La ragazza con la pistola” (1968), interpretato da una grandissima Monica Vitti e sabato 20, alle ore 18,30, “Romanzo popolare” (1974).
Domenica 21 novembre, alle ore 18.30, infine un altro grande successo, “Amici miei” (1975); martedì 23 novembre h. 20.30, “Parenti serpenti” (1992), una delle ultime apparizioni della commedia italiana sugli schermi italiani, ed infine, il 16 dicembre, il convegno a lui dedicato si chiuderà con la proiezione del suo ultimo titolo, “Le rose del deserto” (2006), tratto da un romanzo di Mario Tobino.
Undici film non sono poi tanti rispetto ai ben settanta che il novantacinquenne regista ha girato nella sua lunghissima e gloriosa carriera, ma certamente danno conto, nella loro disposizione temporale e tematica di quell’eclettismo del cinema popolare italiano che nel tempo ha saputo imporsi anche come “discorso d’autore” alla maniera della grande tradizione della commedia dell’arte.
Non a caso, artefici del successo di Mario Monicelli (e di altri grandi nomi della commedia come Comencini, Risi, Scola) sono stati anche sceneggiatori come Age, Scarpelli, Sonego, Benvenuti, De Bernardi, i quali hanno finito per creare una sorta di collante drammaturgico al genere, poi elevato filmicamente dai diversi autori.
La manifestazione dedicato a Monicelli è patrocinata dagli assessorati alla cultura della Regione autonoma della Sardegna, della Provincia di Cagliari e del Comune di Cagliari.