Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un tuffo nel passato con Al Bano

Fonte: L'Unione Sarda
29 ottobre 2010

Tantissimi anziani al Palazzetto per il concerto del cantante alla “Serata d'autunno”
Ci sono anche le badanti ucraine che cantano “Felicità”
Tanti i problemi da risolvere: sedie senza gommini e catering in ritardo per il cantante.
Yuliya canta a squarciagola. Magari la sua pronuncia non è perfetta. Ma conosce perfettamente “Felicità”. Chi sa se a insistere per andare al concerto di Al Bano è stata lei oppure la sua datrice di lavoro. Perché Yuliya è una badante ucraina: ha accompagnato, per lavoro, al Palazzetto dello sport l'anziana signora di cui si occupa. Ma forse è lei la più felice: è riuscita a coniugare lavoro e piacere. Un sogno di tutti. E Yuliya non è l'unica: sono almeno una decina le badanti che hanno accompagnato le persone che accudiscono.
LA MANIFESTAZIONE Un'immagine che rappresenta un po' il simbolo di “Serata d'inverno”, la manifestazione ideata da Lucio Tunis, che, giunta al suo decimo anno di vita, si pone l'obiettivo di riunire persone della terza età e far rivivere loro, almeno per una serata, le vibrazioni della gioventù. Anziani che arrivano su carrozzelle, aiutati dalle stampelle, magari con un'ingessatura: persone che già alle cinque, un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, hanno riempito i gradoni dell'impianto sportivo (alla fine, si conteranno oltre 2.500 persone). Tunis è quasi commosso. «Lo scriva, sono l'anima e il corpo di questa manifestazione».
I PROBLEMI E ha ragione: che sia l'anima lo si vede dal modo in cui, idealmente, culla con gli occhi gli artisti che salgono sul palco. E il corpo lo è stato durante la mattinata. Era arrivato al Palazzetto convinto che tutto fosse a posto: ha, invece, scoperto che, secondo la commissione, il palco non era a norma. E che quelle sedie piazzate sul parterre avevano bisogno di gommini. Così, aiutato dai collaboratori, ha piazzato 1.500 spessori ai piedi delle sedie. Piccoli problemi che hanno fatto perdere molte ore. Al punto che il sound check è stato effettuato quando già gli spettatori affollavano le tribune.
IL CANTANTE E, visto che i problemi sono come le ciliegie (uno tira l'altro), a far slittare ulteriormente l'arrivo di Al Bano è stato un altro problema logistico. Il cantante pugliese pretende, prima di ogni concerto, di avere in camerino cibi di ogni tipo (oltre a una bottiglia di Chivas). Prodotti che, alle 17, non sono ancora arrivati. Per evitare di infastidire Al Bano, gli organizzatori lo lasciano a riposare ancora un po' (è appena arrivato da Mosca) all'hotel Sardegna. Vanno a prenderlo quando finalmente l'azienda che si occupa del catering fa arrivare il cibo.
GLI OSPITI Nel frattempo, i posti sono praticamente esauriti. Quelli di prima fila tutti destinati alle autorità politiche. Probabilmente, il sindaco Emilio Floris (anche lui presente) ha riunito giunte con meno componenti: davanti al palco ci sono gli assessori Anselmo Piras, Edoardo Usai, Giorgio Adamo, Aurelio Lai. “Imbucati” il giovane consigliere comunale Stefano Schirru («A me Al Bano piace») e il collega (oltre che consigliere regionale) Edoardo Tocco.
LO SPETTACOLO Qualche minuto dopo le 18, anche loro si siedono. Comincia lo spettacolo. Chini è cussu chi cantara? (chi è quel cantante?), chiede una donna al suo vicino, probabilmente il marito. No du conoscisi? È Urgu de sa Marina (non lo conosci? È Urgu della Marina). Presentati da Ennio Nieddu e Alessandra Grosso, si alternano sul palco Giancky e Tony D'Angelo, la cantante folk Franca Pinna che non rinuncia al suo cavallo di battaglia, No potho reposare . È la festa degli anziani. E allora può essere accontentato anche il poeta Arnaldo Puddu che chiede (e viene accontentato) di leggere un suo componimento. C'è spazio anche per l'illusionista Alfredo Barrago e per un fuori programma che permette ad Al Bano di farsi intervistare. Ma quando il cantante di Cellino sale sul palco la festa può esplodere. Canta “Felicità”, una felicità da regalare ai 2.500 anziani del Palazzetto.
MARCELLO COCCO

29/10/2010