La protesta



Momenti di tensione ieri mattina al Lirico. Il direttore amministrativo, Vincenzo Caldo, ha ordinato ai dipendenti che da settimane hanno un presidio fisso davanti al teatro di eliminare gli striscioni con gli slogan contro i tagli e contro la dirigenza. Ma i rappresentanti di Cgil, Cisl, Css e Snater si sono rifiutati. Qualcuno di loro ha chiamato la polizia. A metà mattina è intervenuta una pattuglia della squadra Volante. Gli agenti hanno chiarito di non poter intervenire se non dopo una denuncia.
A quel punto il manager della Fondazione ha deciso di desistere. «Probabilmente volevano eliminare i segni del malessere in vista della serata finale del Premio Alziator in programma venerdì sera», ha commentato Cristiano Barrovecchio, rappresentante dello Snater. Tutto è finito senza ulteriori disordini.
Da tre settimane rappresentanti dei circa 300 lavoratori del Lirico protestano per chiedere la sostituzione del sovrintendente Maurizio Pietrantonio e del direttore amministrativo, ritenuti inadeguati a gestire il difficile futuro che attende la principale fabbrica culturale dell'Isola, penalizzata da 2,6 milioni di tagli, costretta a chiudere il bilancio in passivo per la prima volta dopo sei anni e con un pesantissimo debito patrimoniale.

28/10/2010