Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Su Stangioni, è scontro sul versamento dell'Ici

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2010

San Lorenzo. Dopo l'approvazione del piano d'area si attendono ancora le norme attuative

I proprietari contestano le richieste. Il Comune: previste tariffe differenziate

Per il piano urbanistico del capoluogo la piana di San Lorenzo è la principale area d'espansione del futuro. Sbloccati i terreni e resi edificabili col Puc, per vedere le prime case bisognerà attendere i piani attuativi. Ma in attesa di far nascere le prime lottizzazioni, ai proprietari dei terreni sono arrivate le richieste di pagamento dell'Imposta comunale sugli immobili (Ici). Cartelle che hanno fatto esplodere la protesta di chi possiede i lotti, tanto che in 200 si stanno mobilitando per correre ai ripari.
L'INCONTRO Gran parte di loro si sono dati appuntamento lunedì scorso a Monserrato, Casa Foddis, per analizzare la situazione e provare a chiedere il ritocco dei valori che il Comune di Cagliari ha assegnato alle aree della piana. «Il discorso è semplice», dice Valentino Rocchi, presidente della Cooperativa Cento che a San Lorenzo possiede circa venti ettari di terreni oramai classificati come edificabili, «sulla carta sono stati sbloccati, ma prima di poterci fare qualcosa bisognerà attendere i piani attuativi e che vengano portati l'acqua, l'energia elettrica e tutti i servizi indispensabili. Ma la valutazione che è stata assegnata è altissima: i valori commerciali oscillano dai 107 ai 214 euro al metro quadrato, mentre quello unitario, su cui si effettua il calcolo per stabilire la quota Ici, risulta di 72 euro al metro. L'errore è evidente visto che in via dei Valenzani, dove già stiamo realizzando una lottizzazione, quel parametro è fissato a 70 euro».
SVENDITA Il rischio, neanche troppo velato, è che chi non riesce a far fronte all'impegno, si veda costretto a svendere i suoi beni con un forte rischio speculativo. «A noi che siamo una cooperativa», conclude Rocchi, «per i venti ettari che abbiamo il Comune ci ha fatto un accertamento chiedendoci 61 mila euro l'anno, mentre secondo i nostri calcoli per quelle aree, al momento attuale, avremmo dovuto versarne 22 mila. Per questa ragione abbiamo presentato un ricorso alla Commissione provinciale tributaria». Ma se i proprietari economicamente più solidi sono pronti a dare battaglia a suon di ricorsi, nella distesa di San Lorenzo molte aree risultano intestate a pensionati e anziani che, loro malgrado, saranno costretti a disfarsene perché impossibilitati a pagare l'Ici.
LA GIUNTA A risolvere la questione potrebbe essere una recente delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta, su proposta dell'assessore alle Finanze, Antonello Melis. L'esecutivo avrebbe rivisto alcuni valori. «Con questa delibera», dice il sindaco Emilio Floris, «diversifichiamo il pagamento dell'Ici. In altre parole ci saranno varie tariffe, in attesa dei piani di attuazione: pagherà meno chi utilizza il fondo ancora con finalità agricole, ad esempio, oppure chi non lo utilizza affatto. Mentre pagherà di più chi ha già presentato progetti. Questo servirà a tutelare le categorie più svantaggiate per metterle al riparo da eventuali speculatori. Già nei giorni scorsi ho deciso che incontrerò alcuni proprietari di San Lorenzo che ci hanno chiesto un confronto». ( fr. pi. )

28/10/2010