Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I fondi pensione premiano i giovani Contributi, deducibilità più favorevole

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2010

Possibili anticipazioni sino al 75% del trattamento di fine rapporto per motivi di salute e per la casa

La previdenza integrativa conviene soprattutto ai più giovani. Quando andranno in pensione avranno diritto a un trattamento decisamente basso, che corrisponderà al 60% dell'ultima retribuzione.
Anche l'ultima manovra estiva (il decreto legge 78/2010) ha modificato le regole per ottenere la pensione. Quanti fino ad oggi hanno lavorato per 40 anni possono contare su una pensione che corrisponde all'80% dell'ultima retribuzione. I giovani avranno diritto a un trattamento decisamente inferiore: la pensione corrisponderà a circa il 60% dell'ultimo stipendio.
I PROCEDIMENTI ADOTTATI L'insufficienza del sistema pensionistico ha indotto a potenziare lo sviluppo del secondo pilastro, ossia la previdenza complementare. I risultati finora non sono ottimali ma è anche vero, però, che i lavoratori, in particolare i più giovani, non devono perdere di vista la possibilità di costruirsi una seconda pensione.
IL FISCO E per questo il legislatore ha previsto agevolazioni fiscali: è infatti riconosciuta la possibilità, per i neo-occupati dopo il 1° gennaio 2007, di poter dedurre contributi per un importo superiore a 5.164,57 euro, ma solo relativamente a un periodo limitato di anni, ovvero nei venti successivi al quinto anno di partecipazione. In sintesi, dal 6° al 25° anno di permanenza al fondo si possono dedurre le somme non dedotte nei primi 5 anni di iscrizione, con un importo annuo comunque non superiore a 7.746,86 euro.
L'UTILIZZO DELLA BUONA USCITA In ogni caso, l'utilizzo della liquidazione ai fini previdenziali contrasta con la tradizione che considera il Tfr come il “risparmio” su cui fare affidamento quando, a fine carriera, si lascia il lavoro. Il timore di perdere questa possibilità continua a rappresentare un ostacolo per l'integrazione della futura pensione. Il legislatore ha previsto, a carico dei fondi di previdenza complementare, una serie di prestazioni che dovrebbero contribuire a tranquillizzare i lavoratori, soprattutto i più giovani, che decidono di iscriversi alla previdenza complementare.
LA RENDITA E IL CAPITALE Perfezionati i requisiti per il pensionamento, il lavoratore può scegliere di incassare immediatamente la metà di quanto ha accumulato nel fondo, oppure ricevere la classica pensione. I vecchi iscritti possono avere invece il 100% del capitale.
LE ANTICIPAZIONI Al verificarsi di determinate condizioni, così come avviene per il Tfr, è previsto che il fondo integrativo, su specifica richiesta, anticipi ai lavoratori che lo richiedono una parte del montante accumulato. Si intende venire incontro a chi si trova in situazioni di difficoltà anche se non si deve dimenticare che chi si è iscritto al fondo complementare vuole esclusivamente costruirsi la seconda pensione per cui togliere, seppur in parte, quanto già versato, pregiudica il risultato finale. Per evitare ciò, è previsto che le anticipazioni richieste al fondo possano essere reintegrate in modo tale da ricostruire la riserva che permetterà la liquidazione della pensione supplementare.
LE CONDIZIONI Il lavoratore può richiedere in qualunque momento, a prescindere dagli anni di iscrizione al fondo, una anticipazione sino al 75% della posizione individuale maturata, per fronteggiare spese sanitarie riconosciute dalle strutture pubbliche o per gravi motivi di salute riferite non solo all'iscritto ma anche al coniuge e ai figli. In caso di acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione, per sé o per i propri figli, il lavoratore può richiedere sempre il 75% dell'accantonamento ma deve però aver maturato almeno 8 anni di iscrizione al fondo. Per ulteriori esigenze il lavoratore, sempre se iscritto da almeno 8 anni al fondo, può chiedere un'anticipazione pari al 30% di quanto maturato.

20/10/2010