il sindaco

«Cagliari capisce i disagi delle categorie produttive e tollera tutto, anche le continue manifestazioni, ma non la violenza. Nei prossimi giorni incontrerò il prefetto e vedremo se sarà il caso di applicare in modo più severo le ordinanze già in vigore che limitano le manifestazioni in città».
Emilio Floris ha il tono di chi ha perso la pazienza. «Cagliari ospita spesso manifestazioni, anche numericamente più partecipate di quella di ieri. Proteste che hanno creato disagi ai cittadini e ai commercianti. Ma si è sempre mostrata tollerante, capendo i problemi di chi manifestava. Ma ieri è successa una cosa diversa: i manifestanti sono passati dalla parte della ragione a quella del torto perché non si possono infrangere i vetri del consiglio regionale né lanciare pietre creando situazioni di pericolo. Questo», aggiunge il sindaco, «non è accettabile. Invito le organizzazioni che vengono a Cagliari a manifestare ad avere al proprio interno la possibilità di controllare i propri aderenti senza l'intervento delle forze dell'ordine. Penso che chi manifesta debba sempre avere come obiettivo quello di sensibilizzare la gente verso le proprie ragioni, mai introdurre elementi di disordine o di caos. Così si produce anche un danno all'immagine della città».

20/10/2010