Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La vocazione millenaria di capitale

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2010

Libri. Un nuovo omaggio al capoluogo: Antonello Angioni firma un agile “Profilo storico della città di Cagliari” edito da Della Torre

Cagliari motore della crescita economica e civile di una vastissima area della Sardegna. Porta privilegiata di un processo di internalizzazione che coinvolge il territorio grazie allo sviluppo turistico e ai collegamenti low cost in costante crescita. Nonostante la crisi che ha pesantemente colpito l'isola e non ha certo risparmiato il capoluogo, Cagliari resiste alla fase recessiva e non abdica alla sua vocazione di capitale nel Mediterraneo. Anzi, nell'ultimo decennio - a detta di tutti - si è abbellita, ha migliorato i servizi, conta su un centinaio tra monumenti, siti e musei che per ricchezza e originalità dei materiali esposti stupiscono il visitatore. Dagli scavi punici e romani alle chiese romaniche e barocche, dal centro storico che ancora conserva le tracce di un passato spagnoleggiante e savoiardo alle meraviglie naturali degli stagni e del Poetto. «Premessa indispensabile per una corretta interpretazione del presente e per raccogliere la difficile sfida del futuro è necessario acquisire la consapevolezza di ciò che Cagliari è - sulla base della sua lunga storia - ma anche di ciò che potrebbe essere», afferma Antonello Angioni nell'introduzione del suo " Profilo storico della città di Cagliari" (175 pagine, 16 euro) appena uscito in libreria per le edizioni Della Torre. Una sintetica e chiara panoramica su oltre 2500 anni di questa città, dalla Karali colonia fenicio punica sino ai giorni nostri.
PRIME TRACCE I primi insediamenti, sottolinea l'autore, però sono ben più antichi: ricerche archeologiche documentano la presenza dell'uomo preistorico a Sant'Elia, nei pressi dell'attuale Marina Piccola al Poetto dove sono state scoperte tracce di una comunità di pescatori, a San Bartolomeo, Monte Urpinu, Terramaini-Pirri, Sa Duchessa e Monte Claro. La più antica testimonianza in assoluto, accertata dai ritrovamenti effettuati nel 1878 da Francesco Orsonni, risale al periodo neolitico (sesto-quinto millennio avanti Cristo).
Il volume ripercorre rapidamente gli eventi che, attraverso i secoli, portano alla città moderna. Antonello Angioni non riassume solo le vicende della città nel suo evolversi cronologico e nel passaggio da una civiltà all'altra, ma cerca di dare un quadro più complessivo del divenire culturale, urbanistico, sociale. Da buon casteddaiu, gli piace soffermarsi sull'aspetto sentimentale che anima la città e i suoi abitanti. Quell'anima cagliaritana che ritrioviamo nei mercati, nel dialetto, nell'odore delle strade del centro storico, nelle feste e nelle tradizioni. Angioni con questo "Profilo storico" continua il suo viaggio letterario iniziato nel 1981 con "Il Carnevale in Sardegna" e proseguito con diversi saggi (i più recenti sulla sagra di Sant'Efisio e una appassionante ricostruzione della "Congiura di Camarassa").
NOTE «Parte importante del volume le numerose note (oltre 300) e la bibliografia che arricchiscono il testo, dedicato soprattutto ai giovani e alle scuole», sottolinea Emilio Floris nella presentazione: «L'autore - aggiunge il sindaco - unisce al rigore dello storico e all'acume del ricercatore la passione del cittadino e tutta la sua "cagliaritanità"». Il lavoro, nella sua dichiarata semplicità, è imponente per la mole di informazioni raccolte in meno di duecento pagine. «Ogni parte - dice Angioni - contiene un fitto rimando alle fonti documentarie consultate, ai risultati degli scavi archeologici e alle ultime acquisizioni storiografiche. Uno sforzo che tenta di ridurre il terreno delle ipotesi per allargare quello delle certezze».
C. F.

19/10/2010