Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Incendiari scatenati, è di nuovo allarme

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2010

Dati alle fiamme nella notte 14 cassonetti e un'auto a Villanova, San Benedetto, Is Mirrionis e San Michele

La banda è entrata in azione alle 21,55 e ha finito il lavoro alle 4,25 del mattino successivo. E in quattro ore e mezza di stupida follia, accendino in mano e (quasi certamente) tanto alcol in corpo, ha incendiato quattordici cassonetti dei rifiuti sparsi in mezza città, costringendo i vigili del fuoco a una nottata di super lavoro e scatenando il panico nelle abitazioni vicine.
Uno dei roghi, appiccato in via Montello, si è esteso anche a un'auto che era posteggiata accanto al contenitore, riducendola a un rottame. Sino all'alba le volanti della polizia e le pattuglie dei carabinieri hanno dato la caccia ai vandali, ma non sono riusciti a individuarli. Per loro è stato troppo facile colpire e poi sparire mischiandosi al traffico della notte. Nessuno li ha visti, e senza testimoni per le forze dell'ordine è stato come cercare il classico ago nel pagliaio. Quattro i rioni interessati dai raid, che gli inquirenti ritengono siano stati messi a segno tutti dalla stessa gang di balordi: San Benedetto, Villanova, Is Mirrionis e San Michele.
Il primo allarme è scattato cinque minuti prima delle 22 di domenica in via Macchiavelli. I vigili del fuoco sono stati avvisati da alcuni abitanti della via e una volta arrivati hanno spento in pochi minuti le fiamme. Neanche il tempo di tornare in caserma che sono stati chiamati per un altro rogo in via Puccini. Non era che l'inizio di una lunga serie. A ritmo quasi svizzero, più o meno uno ogni quarto d'ora, i cassonetti in fiamme hanno rischiarato il buio della notte. Via Carducci, via San Saturnino, via Montello, via San Mauro, via Lunigiana, via Emilia, via Righi, viale Monastir. Sino all'incendio in via Bosco Cappuccio, che alle 4,25 ha segnato la fine dell'emergenza. A quel punto la “banda dei cassonetti” è tornata a casa, evidentemente soddisfatta per aver rovinato il sonno a decine di cagliaritani svegliati dalla puzza della plastica bruciata. Purtroppo per Cagliari si tratta di un film già visto. A parte la famigerata banda della diavolina, che anni fa fece per mesi strage di auto, i cassonetti dei rifiuti bruciati ogni notte, soprattutto nei fine settimana, non si contano più. Quasi sempre i vandali la fanno franca, qualche volta no: il 5 luglio scorso la polizia era riuscita a mettere le mani su due giovani che, ubriachi fradici, avevano pensato bene di concludere la loro serata di bisboccia dando fuoco a tre contenitori dell'immondizia piazzati lungo via dei Carbonari a Pirri.

19/10/2010