Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«La moschea aiuterà la città a diventare più aperta»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 ottobre 2010

Dibattito sul luogo di culto dei musulmani alla Casa dello studente, promosso dall’associazione Sardegna-Palestina



1 CAGLIARI. Il capoluogo dell’isola deve diventare una città aperta e ospitale per tutti, indipendentemente dalla fede religiosa. Da qui il simposio «Moschea a Cagliari? Spazio per discutere», tenuto ieri sera nella Casa dello studente di via Trentino e promosso dall’associazione «Amicizia Sardegna-Palestina».
L’incontro fa seguito alle polemiche seguite alla richiesta dell’Iman di Cagliari di avere uno spazio più idoneo dove poter pregare. «Noi, come associaizone laica - spiega Fawzi Ismail, presidente di «Amici Sardegna-Palestina» - abbiamo sentito il bisogno di promuovere il dibattito. Abbiamo invitato sia il sindaco che la Provincia e le autorità ecclesiastiche. Hanno aderito all’invito solo alcuni consiglieri comunali e provinciali, che hanno anche preso la parola». Dal dibattito «è emerso un messagio ai politici: i cittadini di Cagliri vanno trattati alla pari, indipendentemente dalla religione e dalla etnia di provenienza. La città sta diventando una metropoli etnica e multireligiosa, da qui la necessità di una politica che permetta di creare un ambiente condivisibile per le generazioni future». Tra i presenti anche i consiglieri comunali e regionali Massimo Zedda e Radhouan Ben Amara, e i rappresentanti della moschea di Ccagliari. L’introduzione al dibattito è stata fatta da Fawzi Ismail e la relazione di apertura da Ptrizia Manduchi, docente in Scienze politiche di storia dell’islam.