Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Stadio, disco verde a Cellino

Fonte: La Nuova Sardegna
30 luglio 2008

MERCOLEDÌ, 30 LUGLIO 2008

Pagina 1 - Cagliari


La maggioranza comunale ha dato mandato al sindaco di fare l’accordo entro il 30 settembre col Cagliari calcio

ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. La maggioranza di centrodestra del consiglio comunale dice sì all’ipotesi del nuovo stadio di Massimo Cellino. Il presidente del Cagliari Calcio aveva ripresentato nei giorni scorsi il progetto della struttura che, firmata la convenzione, sostituirà l’attuale Sant’Elia.
Giornata interamente dedicata al dibattito sull’impianto sportivo quella di ieri: sia durante il consiglio comunale, finito a tarda notte, che nella mattinata e nel pomeriggio. Riunione fiume anche in Giunta per verificare i vari punti della ipotesi-Cellino. Nel pomeriggio, inoltre, il sindaco Emilio Floris ha ricevuto l’architetto Rem Koolhaas, titolare del progetto di riqualificazione abitativa del borgo Sant’Elia.
In apertura di seduta comunale il primo cittadino ha risposto a una interrogazione sugli incontri avuti nelle settimane scorse col presidente Cellino. E precisato di non avere «ovviamente preso alcun impegno nei confronti del Cagliari calcio in quanto questi possono essere presi soltanto dal consiglio comunale». Ad ogni modo, ha informato, «io sono favorevole al nuovo stadio, anche se tutta una serie di punti dovranno essere discussi e verificati in fase di convenzione». Tra questi c’è il discorso della quantità dell’area e della posizione (aspetto quest’ultimo a cui era interessato l’architetto Koolhaas). E il problema del contenzioso tra il Comune e il Cagliari Calcio. L’amministrazione contesta il non pagamento di 376mila euro, mentre la società dei rossoblu afferma di avere fatto una serie di lavori, che non danno diritto a questo pagamento. Un altro aspetto che dovrà essere definito, ha accennato il sindaco a fine seduta, riguarda la demolizione dello stadio Sant’Elia, che andrà verificata.
I consiglieri di maggioranza hanno quasi tutti sottolineato che il «vecchio stadio» ha molti difetti e che la città ha, invece, bisogno di una struttura efficiente e moderna. Ettore Businco (Udc) ha precisato, però, che la demolizione dell’attuale struttura è una delle opzioni ma non l’unica. E invitato a non farsi condizionare dal fatto che il presidente del Cagliari Calcio sia Massimo Cellino: «Noi abbiamo a che fare col Cagliari Calcio». Tra i gruppi che sostengono l’esecutivo ci sono state anche due voci dissonanti. Paolo Casu (Indipendente di centrodestra) si è detto totalmente contrario alla rimozione del Sant’Elia. Mentre Lino Bistrussu (Riformatori) ha sottolineato che il Cagliari Calcio è innanzi tutto una società a scopo di lucro e come tale non deve avere privilegi. Così come un commerciante, che pure fornisce un servizio deve pagare se utilizza un locale del Comune, «così deve fare una società di calcio che trae profitti da questa attività, qualora occupi un terreno del Municipio».
L’opposizione da parte sua ha chiesto innanzitutto che non si parli solo dello stadio ma di tutta l’area di Sant’Elia. Massimo Zedda (Sinistra democratica), Claudia Zuncheddu (Psd’az) hanno ribadito la necessità di individuare le priorità necessarie per la zona. Claudio Cugusi (Rifondazione) ha stigmatizzato le carenze della lettera di intendi spedita dal presidente Cellino al sindaco: «Non quantificato il tempo richiesto per il diritto di superficie. Ninni Depau (Pd) ha ricordato come il Sant’Elia sia valutato, nel patrimonio comunale, in quasi 54 milioni, «che non si possono buttare».
Durante la seduta sono stati presentati due ordini del giorno. Uno della minoranza in cui si chiede un approfondimento di tutte le questioni aperte (contenzioso, coinvolgimento dei cittadini, privatizzazione della stadio e trasparenza degli atti) prima di qualsiasi atto formale. E uno della maggioranza, esposto da Massimiliano Tavolacci (Udc), che impegna il sindaco a stipulare, entro il 30 settembre, la convenzione col Cagliari calcio per la realizzazione del nuovo stadio, traite la costituzioine del diritto di superficie (gratuito) in anni da determinare. Però viene chiesto che la società dei rossoblu paghi la rimozione del vecchio stadio e che conceda lo stadio gratuitamente al comune per manifestazioni di propro interesse, paghi gli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria e restituisca alla fine del diritto di superficie l’impianto funzionante. Il documento è poi passato con con 19 sì e 3 astenuti: Lino Bistrussu, Francesco Ballero e Raimondo Perra, entrambi Sdi. Mentre l’opposizione non ha partecipato alla votazione.