Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La maratona a Cagliari è una scommessa vinta»

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2010

Atletica. Gli organizzatori tracciano il bilancio


«Vista la situazione nella quale ci siamo mossi, direi che la sfida dell'organizzazione della maratona a Cagliari è vinta». A tre giorni della conclusione, Ignazio Congiu tira il fiato. Il lavoro non è finito, ma la prima edizione della Maratona della Solidarietà, che si è disputata domenica assieme alla mezza Cagliari Respira, è in archivio. «Intanto abbiamo vinto la paura di cimentarci in questa organizzazione», prosegue il presidente di Ups Solidarietà, Cultura e Sport, una Onlus creata appositamente, «e con gli sforzi profusi da tutti la manifestazione è riuscita».
Con qualche limite.
«Certo, quelli dovuti alla nostra inesperienza e magari alla scarsa collaborazione. E poi la pioggia ha rovinato tutto».
Per esempio?
«Per esempio la festa dei bambini sul prato dello stadio, o il pranzo che abbiamo comunque fatto nel pistino coperto. Ma soprattutto ha messo in pericolo la sicurezza sul percorso. Invece gli atleti mi hanno detto che il tracciato era ben protetto».
In che senso?
«Decine di uomini della Protezione Civile sono stati richiamati dall'emergenza meteo, qualche volontario ha abbandonato gli incroci presidiati per la pioggia».
E il keniano ha sbagliato strada...
«È stata una fatalità dovuta al maltempo. Alla fine il vincitore ha accettato di spartire il premio».
Veniamo alle cose positive.
«Per me era la prima esperienza. Ho scoperto un mondo nuovo, persone meravigliose. I ragazzi della “Cagliari respira” hanno reso questa organizzazione la migliore possibile. Abbiamo nuove professionalità, un sito web e un gruppo di persone che costituiscono un punto di partenza, anche se molto può essere migliorato».
Quindi ci sarà una seconda edizione?
«Ci siamo riuniti, dopo la maratona, perché questa non è una domanda alla quale posso rispondere da solo. Abbiamo capito di avere un patrimonio che deve essere tutelato e reinvestito, facendo tesoro delle esperienze, anche negative. E abbiamo deciso di andare avanti».
Qualcuno parlava di un anticipo ad aprile. È possibile?
«No, non ci sarebbe il tempo per fare le cose per bene».
Cambierà il percorso?
«Ho già detto che comuni come Selargius e Quartucciu hanno chiesto che il tracciato passi da loro. Una cosa è certa: la Maratona passerà dove è gradita».
Si è mai pentito in questi mesi di duro lavoro?
«No, mai. Ho sempre avuto fiducia in questo gruppo. Sapevamo di avere gli occhi addosso e non potevamo mollare. Lo rifarei senz'altro».
CARLO ALBERTO MELIS

14/10/2010