Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Chiude la società fantasma

Fonte: La Nuova Sardegna
12 ottobre 2010

Pronta la delibera di scioglimento dell’Ask, l’agenzia per lo sviluppo denunciata dal segretario



In 3 anni spesi oltre un milione di euro, senza risultati




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Si chiama Ask, agenzia per lo sviluppo di Cagliari, ed era nata nel 2007. Ad oggi l’esborso per le casse comunali è stato di oltre un milione di euro. Ma ora la società sarà sciolta perchè considerata non produttiva e, inplicitamente, inutile.
La delibera di scioglimento della società è stata presentata in Giunta e, momentaneamente, sospesa. Ma l’intenzione dell’esecutivo è di liquidarla. Nel marzo del 2010, inoltre, la giunta comunale (su proposta dell’assessore alla Programmazione Antonello Melis) non ha ratificato il bilancio previsionale dell’Ask. La matita blu aveva sottolineato che i programmi per il 2010 «non risultano adeguati a giustificare le spese proposte». Inoltre il «no» al bilancio aeva fatto presente la riproposizione di programmi «del tutto inattuati» con particolare riferimento al fondo per la partecipazione finanziaria alle piccole e medie imprese, di 400mila euro. Ma non è tutto: secondo le osservazioni fatte dagli uffici della programmazione, sembra quasi che questa società non faccesse parte del Comune visto che erano in programma una serie di iniziative «al di fuori degli indirizzi dell’amministrazione». Ma la confusione aumenta se si considera che in Giunta la delibera è stata sospesa per contrasti tra assessori sul ruolo dell’Ask.
Da rilevare inoltre che circa un anno fa su questo ente, l’allora segretario generale Giovanni Battista Vargiu aveva messo nero su bianco una serie di pesanti osservazioni, mandate poi anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Insomma la situazione non era (ne è) affatto chiara. Sull’argomento il Pd ha presentato l’altro giorno una interrogazione urgente in cui, tra le altre cose precisa che il costo medio annuale della società è di circa trecentomila euro: per pagare un presidente, Angelo Vargiu, e un direttore generale, Saverio Ferrante, più alcuni dipendenti assunti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Angelo Vargiu è stato recentemente nominato responsabile del personale dell’Ente lirico.
Ma che cosa abbia fatto sino ad ora questa società resta un mistero. «Nel 2008 - informa Ninni Depau, capo gruppo del Pd e primo firmatario dell’interrogazione - c’è stato un costo complessivo di seicentomila euro che, oltre alla partecipazione finanziaria nelle piccole e medie imprese, comportavano anche iniziative per stimolare investimenti nella zona industriale di Cagliari». A questo punto il Pd chiede al sindaco Emilio Floris di saper quali «modalità di controllo da parte dell’amministrazione si siano dimostrate clamorosamente inefficaci».