Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Circoscrizione, si paga per fare politica

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2010

Il Municipio applica le norme della Finanziaria 2008, consiglieri sul piede di guerra

«Dobbiamo restituire i soldi di tasca nostra, faremo causa»
Luisa Marini: «Campo con 900 euro non posso restituire i soldi che abbiamo percepito ingiustamente per colpa del Comune».
Molti consiglieri circoscrizionali dovranno rimborsare di tasca propria i gettoni percepiti erroneamente dai consiglieri tra gennaio e settembre 2008. Lo ha comunicato la dirigente del Decentramento, Ersilia Tuveri, con una lettera del 27 settembre.
La riduzione degli emolumenti era stata imposta dalla Finanziaria 2008, ma la circolare del Comune che aveva dato attuazione alla normativa era arrivata in ritardo. La Finanziaria aveva stabilito che ogni mese la somma dei gettoni non potesse superare i 116 euro, cioè un quarto dello stipendio del presidente della circoscrizione, che poteva invece arrivare a 464 euro, a meno che non avesse un altro reddito da dipendente (in quel caso si scendeva a 250 euro).
DEBITO DA SALDARE Se da allora alcuni consiglieri hanno restituito al Comune le somme in più percepite, altri devono finire di saldare il loro debito e per farlo devono mettere mano al portafoglio. Trattenere i loro emolumenti, come accaduto fino a poco tempo fa, non è più possibile perché il decreto-legge 78 del 31 maggio (finalizzato a tagliare i costi della politica) ha soppresso i gettoni.
VIA ALLE CAUSE LEGALI Alcuni vogliono intentare causa, altri dichiarano di essere in difficoltà economica. Le cifre da restituire variano da 100 a 900 euro. Tra i consiglieri che hanno accumulato un debito alto c'è Luisa Marini (Circoscrizione 4). «Sono un ex insegnante e campo con 900 euro di pensione. Per anni ho svolto con passione il ruolo di presidente della commissione Cultura e grazie a un mio progetto sull'integrazione degli extracomunitari ottenni 83 mila euro di fondi europei per la scuola Sant'Alenixedda. Ora il Comune vorrebbe che restituissi 750 euro, ma data la mia situazione è impossibile. Sto valutando di intentare causa. Non è giusto che debba pagare per un errore del Comune. Mi sento frodata e indignata».
ATTACCO AI CONSIGLIERI A pensarla così anche il presidente della Circoscrizione 1, Gianfranco Carboni, che parla di «presa in giro». «Non è un problema di soldi», afferma, «ma di principio». «Per discutere di decentramento», incalza, «i consiglieri comunali si sono riuniti due volte a settimana per anni percependo 70 euro a seduta. Cosa hanno prodotto? Niente». Il 30 giugno scorso Carboni organizzò una manifestazione davanti al Municipio. «Incontrammo rappresentanti della Giunta che ci assicurarono che il problema sarebbe stato risolto, ma non è accaduto. Dicono che le circoscrizioni devono morire ma il 12 ottobre la commissione Affari generali si riunirà per parlare di decentramento e i componenti percepiranno 70 euro. Che senso ha?».
La dirigente del Decentramento, Ersilia Tuveri, tende la mano ai consiglieri proponendo una dilazione. «Di più non posso fare», afferma, «Il Comune deve rientrare in possesso di quelle somme, lo prevede la legge. Se non lo facesse sarebbe, tra l'altro, ingiusto per chi ha già saldato».
PAOLO LOCHE

08/10/2010