Il sindacato dei tassisti vuole il dialogo e fa proposte sul miglioramento del servizio
Uritaxi non è contraria alla chiusura ai mezzi pubblici
Dal taxi sharing alle tariffe fisse: ecco le idee del sindacato. «Via Manno e via Garibaldi aperte solo quando i negozi sono chiusi».
Lo sciopero minacciato dai tassisti cagliaritani? «Chi l'ha deciso? Nessuno di noi è stato informato». Cesare Corda, presidente provinciale di Uritaxi (il più importante sindacato di categoria a livello nazionale), cade dalle nuvole. «È vero che esistiamo da poco ma, per proclamare uno sciopero, occorre almeno avvertire le persone che devono mettere in pratica questa forma di protesta». E, comunque, prima di arrivare allo sciopero, occorre confrontarsi. «Prima di andare allo scontro diretto con le istituzioni è doveroso tentare la via del dialogo», sostiene Corda.
LE PROPOSTE Tra l'altro, le motivazioni dello sciopero non convincono totalmente i sindacalisti di Uritaxi. «Si è parlato tantissimo della chiusura al traffico di via Manno e via Garibaldi: impossibile, in primo luogo, la proposta di riservare una corsia preferenziale nel Largo. E, comunque, si può trovare una soluzione che metta d'accordo tutte le esigenze: le due strade, per esempio, potrebbero essere chiuse al traffico di ogni veicolo negli orari di apertura dei negozi e, invece, aperte quando vengono abbassate le serrande».
I PROBLEMI Semmai i problemi sono altri. «L'abusivismo dei privati e dei noleggiatori nel porto e all'aeroporto di Elmas». Ma anche lo scarso coordinamento all'interno della stessa categoria. «Alcune iniziative, giudicate positivamente dall'assessore Maurizio Onorato, sono state ostacolate da una parte, seppure esigua, della categoria». Corda parla di tariffe fisse, di taxi sharing , di tutte quelle iniziative che favorirebbero l'utilizzo di questo mezzo pubblico e, al tempo stesso, consentirebbero agli utenti di risparmiare. «Invece, spesso ci si concentra su aspetti secondari: la presenza di altri mezzi in occasione dell'arrivo delle navi da crociera non rappresenta un problema. Quando sbarcano migliaia di turisti, i taxi non sono in grado di soddisfare tutte le esigenze. E, comunque, queste sono situazioni eccezionali. Noi dobbiamo preoccuparci del nostro lavoro per quello che accade tutti i giorni».
LA FILOSOFIA Riflessioni che hanno un'importante base normativa. «Il dl 248/2006, meglio noto come decreto Bersani, consente di mettere in pratica una serie di innovazioni. Magari, possono anche non funzionare. E allora si torna indietro. Perché non provare le tariffe fisse? Se l'esperimento si rivela positivo, lo si può stabilizzare. Altrimenti, si torna indietro. Un discorso che, per esempio, vale anche per il taxi sharing , il taxi in condominio che già viene utilizzato in altre città d'Italia».
MARCELLO COCCO
07/10/2010