Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rissa tra famiglie, i Servizi sociali pronti a intervenire

Fonte: L'Unione Sarda
4 ottobre 2010

Via Premuda. Verifiche


«Verificheremo se quanto accaduto mercoledì notte in via Premuda sia frutto di un disagio familiare o economico. In questo caso interverremo per dare il nostro sostegno». Il dirigente comunale ai Servizi al cittadino, Ada Lai, non conosce direttamente le famiglie rimaste coinvolte nella rissa con coltello, manganello e bastone. Né sa chi sia il bambino di undici anni che ha preso parte all'aggressione. «Fino a venerdì», aggiunge, «non avevamo ricevuto ancora nessuna comunicazione da parte del Tribunale per i minorenni». Con la denuncia delle cinque persone (padre, madre e tre figli, compreso l'undicenne) è probabile che l'assessorato ai Servizi Sociali verrà avvisato.
LE SPESE «Solitamente», prosegue Ada Lai, «il disagio di una famiglia o di un minorenne nasce dalle segnalazioni che arrivano dalla scuola, dalla famiglia stessa o dal Tribunale. Se davvero un bambino di 11 anni ha partecipato a una rissa con un bastone avrà bisogno di essere seguito». L'amministrazione comunale spende ogni anno due milioni di euro per i progetti in comunità di recupero per i minorenni, e mezzo milione per l'educazione e supporti scolastici. «Cagliari», evidenzia, «è una città sicura. Ogni tanto ci sono dei problemi o suonano degli allarmi che non devono essere trascurati. Come assessorato uno dei nostri principali compiti è la prevenzione».
LA RISSA Nel rione di San Michele non si parla d'altro. Quanto accaduto mercoledì, verso le 23, è avvenuto sotto lo sguardo di molte persone. Alcune di queste hanno avuto il buonsenso di dare l'allarme chiamando il “112”. Quando le pattuglie del nucleo Radiomobile della compagnia di Cagliari sono intervenute non hanno trovato niente. È stato recuperato un coltello, probabilmente quello usato durante l'aggressione. Una donna di 38 anni è rimasta ferita a un dito. I medici del pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità le hanno dato sette giorni di cura. La vittima, insieme al marito, venerdì mattina ha denunciato tutto ai militari di via Nuoro. Dopo i successivi accertamenti sono scattate le denunce con le accuse di lesioni aggravate, ingiurie e minacce per marito (48 anni), moglie (41) e i tre figli di 24, 25 e undici anni. Vivono tutti in un appartamento alle spalle della chiesa della Medaglia Miracolosa, quartiere di San Michele. (m. v.)

03/10/2010