Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La città del sole si apre allo straniero

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2010

Premio Alziator. Integrazione, disabilità, diritti umani i grandi temi dei libri finalisti. Premi speciali a Bodei, Carcassi e Myriam Quaquero

Quest'anno i protagonisti saranno loro: gli “stranieri”. Non tanto gli scrittori, piuttosto i personaggi e le dinamiche raccontate nelle terne finaliste dell'edizione 2010 del Premio Alziator, organizzato dal Comune.
FILO CONDUTTORE Il filo rosso che congiunge i temi delle opere scelte, sembra essere l'integrazione e l'affermazione della dignità personale: parrebbe quasi che la Giuria si sia ispirata ai principi fondatori della nostra Costituzione.
Storie e dinamiche che raccontano della difficile integrazione di persone venute dal mare e dall'est, e di quelle “invisibili” di casa nostra. Individui che, nonostante vivano nella nostra via, facciano la spesa nei nostri stessi supermercati e i cui figli siano compagni di banco dei nostri, continuano a essere ignorati, emarginati.
NARRATIVA Eppure anche loro hanno storie interessanti da narrare. Come quelle contenute in Lume Lume del palermitano Nino Vetri, che spiega la complessità e l'evoluzione quotidiana di un quartiere multietnico della sua città. Una storia vera invece, è raccontata in Nel mare ci sono i coccodrilli dal torinese Fabio Geda. Si parla dell'odissea verso l'Europa di Enaiatollah, un bambino afghano che la madre abbandona nel tentativo disperato di salvarlo dal regime talebano. Le difficoltà di crescere un disabile sono l'oggetto che si rivela in Quando impari a allacciarti le scarpe di Michela Capone.
SAGGISTICA I temi oggetto dei libri designati per la saggistica sono più variegati. Giusto Catania parla di meticciato e globalizzazione nel suo Mondo bastardo . Mentre la conquista della democrazia è il tema di La sfida della libertà di Adriano Ossicini, che si concentra nel passaggio dal fascismo alla Resistenza.
Ambientazione isolana invece per L'uomo di Montevecchio di Paolo Fadda, che ricostruisce la storia di Giovanni Antonio Sanna, il più importante industriale minerario dell'Ottocento.
SPECIALE Il tema dello “straniero” torna preponderante nella sezione speciale. L'iraniano Hamid Ziarati è presente con Il meccanico delle rose , mentre Sylvie Germain parla della capitale boema in La sconosciuta di Praga .
L'Alziator 2010 vedrà la partecipazione anche di Edgar Morin, grande vecchio della cultura francese, che presenta Oltre l'abisso , dove tratta la complessità del passaggio dalle ceneri del socialismo reale all'affermazione del capitalismo bulimico. E si pone una domanda: riuscirà l'umanità ad evitare il disastro?
UN SUCCESSO La qualità dei titoli e l'incremento delle opere pervenute, 328 rispetto alle 235 della scorsa edizione, e dei paesi partecipanti, 14 rispetto a 10, fa parlare Emilio Floris e Maurizio Porcelli, presidente del Comitato di Gestione del premio, di «un successo». Floris però ha ben altri obiettivi: «i numeri di quest'anno non sono un traguardo ma solo una tappa conquistata, perché il traguardo è l'Olimpo». Per il futuro, il sindaco invita a continuare nel solco tracciato quest'anno.
MENZIONE SPECIALE Una via per salire sulle alte vette care a Floris la suggerisce il presidente della giuria Tonino Oppes. «Si dovrebbe puntare sulle menzioni speciali», afferma il giornalista Rai. «Quelle del 2010 sono di grandissima qualità».
Fa riferimento al filosofo cagliaritano e professore alla Università di Los Angeles, Remo Bodei, e al suo La vita delle cose , al saggio di Myriam Quaquero sul compositore cagliaritano Ennio Porrino, di cui quest'anno ricorre il secolo dalla nascita, e all'ultima fatica di Ugo Carcassi, dedicata alla malaria e alla sua estirpazione.
CAGLIARI CAPITALE Secondo Oppes e gli altri giurati (Andrea Frailis, Maria Paola Masala, Mariantonietta Pilia, Carlo Pillai, Pasquale Mistretta e Mario Tasca), investire in questa sezione è un modo «per far diventare Cagliari capitale del Mediterraneo sotto l'aspetto della cultura». Almeno in questo.
MARIO GOTTARDI

28/09/2010