Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Taglio delle tasse, nuovo stop

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2010

Porto Canale


Il Senato ha bocciato la possibilità di tagliare le tasse di ancoraggio, sfruttando gli avanzi di gestione non vincolati delle Autorità portuali, e molti scali del sud Italia, Cagliari in testa, rischiano di perdere i grandi operatori di transhipment, pronti a migrare verso il Nord Africa e Malta dove questo balzello non viene imposto. L'allarme arriva dal senatore del Pd Francesco Sanna, primo firmatario dell'emendamento taglia-tasse respinto dalla maggioranza. Emendamento che avrebbe dovuto concedere una deroga ai Comuni che avessero fatto ricorso agli avanzi di bilancio per coprire le minori entrate (dopo il taglio alle tariffe).
IL PARADOSSO «Attendiamo, con grandi dubbi, maggioranza e Governo alla prova dei prossimi mesi», dice il parlamentare sardo. «Temiamo che, nell'attesa di riforme più complesse, l'inerzia politica di oggi la paghino nel frattempo i lavoratori dei porti più esposti alla concorrenza e a rischio di abbandono dei grandi operatori, come il Porto canale di Cagliari, e il sistema industriale dei territori che sono cresciuti a valle delle attività di movimentazione dei container». Secondo Sanna il mancato intervento legislativo crea un paradosso: «Le Autorità portuali che hanno avviato il risanamento dei loro conti, non potranno utilizzarli per favorire il loro posizionamento competitivo nel Mediterraneo», aggiunge. Le gestioni che in passato sono state meno rigorose, invece, «potranno avvantaggiarsi tentando di concentrare i risparmi nell'esercizio in corso e nel prossimo, con una grande incertezza, tuttavia, su quanto effettivamente investire nella riduzione delle tariffe e l'impossibilità di determinarne con precisione l'entità».
DUBBI Per il senatore in questo modo si mette a rischio il sistema portuale italiano a vantaggio degli altri scali del Mediterraneo. «È imbarazzante l'indifferenza e il distacco dalla realtà che manifestano il Governo e la sua maggioranza parlamentare rispetto alla crisi della portualità italiana, aggredita dalla concorrenza dei porti del nord Africa e di Malta alla quale l'esecutivo risponde con silenzi o al massimo con generiche, fumose e future promesse di intervento: Pdl, Lega e i finiani rimangono a testa bassa e senza motivazioni contro l'abbattimento delle tasse di ancoraggio che affondano i porti del Sud Italia».

23/09/2010