Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Spettacolo, estate da record

Fonte: La Nuova Sardegna
23 settembre 2010



Nonostante la crisi in città aumentano l’offerta e gli spettatori


BIFFI Il pubblico ha risposto bene, tra i cittadini c’è una gran fame di conoscenza

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Secondo i dati nazionali sei persone su dieci hanno scelto quest’anno di trascorrere le vacanze nella loro città. Insomma: o per la crisi, o per lavoro, o per scelta di vita, il «borgo natio» è ridiventato bello. E Cagliari non ha fatto eccezione. «In più c’è stato l’aumento dell’offerta di cultura e spettacoli», afferma Giancarlo Biffi, direttore del Cada Die Teatro.
Molte associazioni culturali hanno dovuto fare i conti coi finanziamenti. Da un lato c’è un taglio di circa il venti per cento dei fondi regionali e ministeriali, dall’altro ci sono le incertezze degli stanziamenti da parte del Comune. Anche se, almeno «in termini quantitativi, l’offerta finanziata dal Municipio è stata superiore di circa un terzo in rapporto a quella dell’anno passato», sottolinea Ada Lai, funzionario dirigente di area del Comune.
Di certo, però, per chi promuove cultura, «più si va avanti, più c’è difficoltà. Anche se la Sardegna ha forse qualche svantaggio in meno», sottolinea Biffi. Nello stesso tempo, e «nonostante la crisi, il pubblico, soprattutto giovanile, è aumentato e anche l’offerta. In apparenza si tratta di un paradosso, visto anche che da noi la disoccupazione giovanile è al 44-47 per cento, a fronte di un 30-32 per cento nazionale. Ma “paradosso” solo in apparenza: probabilmente stanno aumentando coloro che preferiscono andare una volta in meno a mangiare una pizza e una in più a teatro». Stando all’esperienza del teatro civico di via De Candia, informa Lai, «hanno avuto un buon successo tutti gli spettacoli musicali, quelli teatrali un po’ meno».
Non tutti gli spettacoli hanno avuto il successo di Vasco Rossi (sabato scorso) che ha portato circa 35mila spettatori. E visto che vi sarà solo un altro appuntamento i suoi fans sono arrivati (in 5-6mila) anche da oltre Tirreno. Sardegna concerti, sino ad ora, ha promosso undici concerti (da Valerio Scano a Dalla-De Gregori, ad Elisa), quasi tutti all’anfiteatro romano e alcuni (tra cui Vasco) alla Fiera. Tutti, a eccezione di Scano, hanno avuto un buon seguito di spettatori. Poi vi sono stati anche altri spettacoli, promossi dalle nuove associazioni.
A settembre, poi, c’è stato un fiorire di iniziative con Marina cafè noir, che per quattro giorni ha reso piazzetta Savoia e piazza San Sepolcro un luogo di dibattito e incontro con narratori e musiche locali e internazionali. E con la festa del Pd che ha messo in piazza anche undici manifestazioni teatrali e musicali (quasi tutti al civico di via De Candia). Poi vi sarà «Tutte storie». In più vi sono stati concerti in contesti archeologici: uno in via Tigellio e uno al faro di Sant’Elia, e alcuni nell’area di Santa Lucia (nel rione Marina). Inoltre diverse altre serate hanno coinvolto il quartiere di Castello: la notte di San Lorenzo, la notte bianca e quella di Ferragosto.
«Ma il problema - sottolinea Gian Mario Selis, consigliere comunale Pd, della commissione Cultura - non è la quantità dell’offerta, ma il fatto che l’amministrazione comunale non ha una politica dello spettacolo. Si affitta l’anfiteatro romano alle compagnie di turno, oppure si fanno altre iniziative in città. Ma sembra tutto molto caotico. Nn c’è un disegno complessivo che unisca i vari interventi. Si sprecano risorse e possibilità turistiche».
Nello stesso tempo il pubblico, anche quello fatto dai turisti, ha risposto. «Il numero delle persone sono aumentate - spiega Biffi - anche nella crisi i cittadini capiscono, pur in modo spontaneo, che la cultura è importante».




CARBONI

«Troppi soldi dati a pioggia»


CAGLIARI. Il centro storico è stato il perno di molte iniziative culturali e di spettacoli di quest’estate. Anche sabato scorso, per Vasco Rossi, c’è stata una festa in Castello. «Bisogna saper cogliere le occasioni - spiega Ada Lai, dirigente del Comune - in quel caso c’erano anche molti turisti». Opinione diversa, invece, quella di Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico: «Io sono rimasto molto perplesso. Vi sono tante altre iniziative che potrebbero essere finanziate: più legate alla storia dei quartieri storici, che non una giornata perchè c’è Vasco Rossi». Intanto nei rioni si stanno rilanciando anche le feste «di quartiere», che evidenziano le attività produttive locali, come le sagra del pesce. «A me sembra che si stia esagerando - riprende Carboni - questo tipo di festa la si è fatta a Sant’Elia, in piazza San Michele e nel villaggio dei pescatori di Giorgino. Ma solo in quest’ultima c’è una tradizione in tal senso. Poi si pensa anche alla fesa della salsiccia, in Castello. Mi pare che si sia rispolverata la vecchia logica dei finanziamenti a pioggia».