Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pul: sì ai casotti, in forse la ristorazione

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2010

Poetto. Ma sui punti fondamentali del regolamento Tavolacci (Udc) annuncia battaglia

Nuova bozza del Piano: i baretti avranno un disegno “retrò”
La nuova bozza del Pul è in contraddizione con i baretti in via di approvazione.
L'ultimo paradosso all'ombra della Sella del Diavolo è più o meno questo: mentre il Municipio si appresta a discutere il nuovo Piano di utilizzo dei litorali, che prevede - architettonicamente parlando - un modello uniforme di chioschetti al Poetto, molto simile ai casotti, il Suap si prepara invece ad approvare (il 7 e 8 ottobre) il progetto di otto baretti che poco hanno a che fare con quello stile retrò e leggero scomparso negli anni Ottanta. Si darà il via libera, semmai, a un edificio in legno molto squadrato su cui Comune e Regione hanno chiesto altre due settimane di tempo per poter esaminare l'impatto paesaggistico.
Contraddizioni di un sistema che l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus definisce «potenzialmente schizofrenico», ma contro il quale «si può fare ben poco, visto che il Suap agisce in base alle norme vigenti e queste dicono che si può andare avanti così».
LA NUOVA BOZZA Peccato che l'esponente della Giunta comunale abbia sul proprio tavolo dal 13 settembre una bozza di Pul - elaborata dall'ufficio tecnico sulla base delle linee guida regionali - che dice cose molto diverse da quelle su cui si basa lo Sportello unico per le attività produttive. La nuova versione del Piano verrà probabilmente esaminata dalla commissione Urbanistica nei prossimi giorni (questa l'intenzione di Campus, annunciata martedì in Consiglio), poi dalla Giunta. L'assessore ha già chiesto una modifica, che riguarda l'ospedale Marino: «Bisogna segnalare che in quell'area c'è una gara bandita dalla Regione, di cui bisogna tener conto».
I NODI Le novità principali sono due. La prima è che saranno ridisegnate, anche se parzialmente, le concessioni demaniali. Questo significa che qualche stabilimento verrà spostato, in nome della «distribuzione omogenea delle attività. Non dobbiamo dimenticarci che gli imprenditori offrono un servizio alla cittadinanza, dunque devono essere distribuiti lungo tutto l'arenile». Stop, dunque, all'affollamento della prima fermata.
RISTORANTI Punto numero due. Sulla ristorazione, un argomento su cui il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente in maniera chiara, Campus dice: «La premessa è che questa è solo una bozza e potrà essere modificata, è per questo che voglio che venga esaminata dalla Commissione prima della Giunta. Per ora, posso dire che in alcuni casi le dimensioni dei chioschetti consentiranno iniziative di questo tipo, abbastanza “complesse”. Diciamo che dipenderà dagli spazi a disposizione e dalla compatibilità con le altre norme».
LO SCONTRO Il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci (Udc), annuncia battaglia sull'argomento: «Le scelte devono essere ben definite, perché quello che non ha funzionato al Poetto in questi anni è proprio che le regole fossero poco chiare. Il Consiglio si è espresso senza possibilità di fraintendimento: nei baretti si deve poter fare ristorazione. Su questo ci sarà una battaglia. Perché su questo punto, la Giunta a livello politico si gioca molto». E che sul punto si preannunci uno scontro lo si capisce anche dall'interrogazione discussa martedì sera in Consiglio: un documento bipartisan - firmato da Tavolacci, Alessio Mereu e Giorgio Angius dei Riformatori, Claudio Cugusi (Pd) Giorgio Cugusi (La città promessa), Salvatore Mereu (Fi) e Antonello Floris (Libero) - che parte proprio dal paradosso burocratico che sta passando in questi giorni dagli uffici del Suap.
MICHELE RUFFI

23/09/2010