Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Terramaini, il mito infranto della piscina

Fonte: La Nuova Sardegna
22 settembre 2010

L’olimpionica è ancora chiusa e la Federazione italiana nuoto (che la gestiva) rimprovera al Comune carenze nei lavori



Cade, almeno per il momento, l’ipotesi di farne un centro sportivo internazionale



Costata oltre cinque milioni, la struttura non è mai decollata

CAGLIARI. Fumata nera per la piscina olimpionica di Terramaini, chiusa per perdite e carenze nella struttura, e non ancora riasperta. Il sogno di far diventare Cagliari una delle punte più avanzate del nuoto internazionale è arenato.
I problemi sono tanti e la Federazione italiana nuoto (Fin) ha revocato la convenzione con il Comune. Ora chiede un contributo maggiore da parte del Comune. Infatti non è quest’ultimo a ricevere il pagamento per l’affidamento della gestione, ma il contrario (240mila euro all’anno). Tra i problemi più grossi c’è la mancanza di un collaudo completo. La piscina può infatti ospitare solo 99 persone. E intanto l’opposizione bacchetta la Giunta. «Si tratta di una situazione paradossale», denuncia il Pd del Comune: «Tutto sin dall’inizio è stato fatto male».
Le ultime decisioni (tra cui la chiusura), sottolinea il gruppo del Pd, «sarebbero da mettere in relazione ai difetti strutturali della piscina (le vasche sarebbero da impermeabilizzare e l’intera struttura è soggetta a continue infiltrazioni)». Ed è per questo che «non vi sarebbe neppure il nulla osta dei Vigili del fuoco per le manifestazioni sportive». Poi vi sono «gli elevati costi delle bollette dell’acqua e dell’energia: non si era pensato a forme alternative».
Attualmente la piscina non è a disposizione dei cittadini «in quanto sono in fase di realizzazione alcuni lavori di ristrutturazione e impermeabilizzazione». Ma già in passato la piscina è stata chiusa, da ultimo nel novembre scorso per motivi igienico-sanitari.
Il costo iniziale della struttura, in base al progetto preliminare del 1997, è stato di 10 miliardi di lire (pari a euro 5.164.000). Ma la piscina sembra nata sotto una cattiva stella. I lavori sono stati ultimati nel 2004, ma l’amministrazione comunale non aveva potuto prendere in carico l’opera, anche se ultimata, a causa della mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione e degli allacci per l’alimentazione gli impianti. Poi altri ritardi e nuove spese. Infine la chiusura e ancora non si vede la fine. (r.p.)