Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I Cantores mundi, tra Shubert, l'Africa e Nanneddu meu

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2008

La storia. Is Mirrionis


Il loro repertorio include Schubert, Mozart e Rossini, ma anche John Lennon e musiche originali composte dal proprio maestro, Boris Smocovich. Non sono professionisti, ma possono vantare la stessa abnegazione. Provano con una serietà e concentrazione da grandi esperti i componenti del coro Cantores mundi. Si riuniscono tutti i martedì e giovedì nei locali della scuola elementare di Is Mirrionis in Via Trincea dei Razzi. E si sente. Nella zona, infatti, dalle 19.30 alle 21, risuonano immancabilmente voci di contralto, tenore, basso e baritono.
Composto da quaranta elementi di tutte le età, il coro Cantores mundi può vantare nel suo curriculum artistico anche un'esibizione in Vaticano. Nell'agosto del 2005, infatti, ha partecipato al Festival corale internazionale di musica sacra. Ora i cantores sono impegnati nella preparazione di una nuova sfida. «Il 17 agosto canteremo nel sagrato della chiesa di San Nicolò a Guspini», informa il presidente dell'associazione musicale Nino Satta. Si cimenteranno nella Cavalleria Rusticana, tra letteratura, musica e teatro, con contributi d'eccezione: «Si esibiranno insieme a noi», anticipa il maestro Boris Smocovich, che dirige il coro da 14 anni, «alcuni solisti dell'Opera di Roma».
Fondata nel 1994, l'associazione ha avuto un gran daffare in tutti questi anni. Nel 2001 hanno accompagnato la cerimonia inaugurale di Monumenti aperti al castello di San Michele. Hanno poi partecipato a tantissime manifestazioni medievali, come Vivicastello, vestendo i costumi d'epoca. Sono ormai una presenza fissa a Iglesias: dal 1998 si esibiscono in occasione di diversi appuntamenti estivi, come il Corteo medievale e la processione dell'Assunta. Si possono considerare anche sperimentatori. Non solo repertorio di musiche sacre, del Medioevo e tardo Rinascimento, canti tradizionali natalizi o sardi come Non potho reposare o Nanneddu meu , ma anche contaminazioni africane.
Ogni anno il coro sceglie un tema differente. Il 2008 è incentrato sulla lirica. Non cambia mai la passione. Come quella di Mariano Cocco, baritono di 76 anni, che i colleghi chiamano scherzosamente novellino visti i suoi tre anni di esperienza nei Cantores Mundi. «Quando ero un ragazzino di 16 anni, una signora nel sentirmi cantare mi aveva consigliato di iscrivermi al conservatorio. Con la musica purtroppo non si mangiava e scelsi un'altra strada». Ma il canto gli è rimasto nel cuore. E, anche in questo caso, si sente.
MARIANGELA LAMPIS

27/07/2008