Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Lo stadio? Un affare per Cellino»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 settembre 2010



Ora Sogaer dovrà espropriare l’area a un prezzo molto più alto



L’ex assessore Marchi spiega: «Un modo semplice per far lievitare il valore di un’area»

MAURO LISSIA

CAGLIARI. Ci sono due modi per far crescere il valore di un’area edificabile: il primo è proporre un progetto condiviso dalla politica, l’altro è ipotizzare su quel sito un risultato economico talmente eclatante da far aumentare anche il valore delle superfici attorno.
A spiegare un concetto difficile per i comuni cittadini ma semplicissimo per chi opera nel settore immobiliare è Giampaolo Marchi, ex assessore comunale all’urbanistica nelle giunte Delogu e docente di estimo a ingegneria. Marchi si riferisce alla controversia nata sullo nuovo stadio del Cagliari calcio, che Massimo Cellino vorrebbe costruire a Elmas, a due passi dall’aeroporto. La sua è una ricostruzione tecnica molto chiara («direi che si legge già a una prima occhiata...» sorride il professore) che apre scenari alternativi a quelli finora disegnati. Prima i fatti: Sogaer, la società pubblica che gestisce l’aeroporto, decide e progetta di allargare lo scalo costruendo un piazzale su metà dei 130 ettari dell’area di Tanca Spada. Viene firmato un preliminare d’acquisto coi proprietari, ma l’atto non va alla registrazione: d’altronde chi potrebbe inserirsi nell’acquisto di un terreno di scarissimo interesse? Pochi giorni dopo, per una coincidenza di tempi su cui Marchi mette l’accento, la Sgs - vale a dire la società che fa capo a Cellino - compra l’area dai proprietari. Senza tener conto di una realtà: il progetto di ampliamento dell’aeroporto approvato da Sogaer nel 2006 prevedeva e prevede l’espansione proprio su quelle superfici. Bastava verificare, controllare il piano di Sogaer, parlare con l’Enac. Ma la Sgs non lo fa: compra in fretta e prepara altrettanto in fretta il progetto per lo stadio. Nulla l’opzione d’acquisto perchè manca la registrazione dell’atto, a Sogaer non resta che puntare all’esproprio dell’area di Tanca Spada «per pubblica utilità» in base al vincolo imposto all’approvazione del piano di ampliamento. Ma attenzione, è proprio qui che secondo Marchi si profila l’affare: l’acquisizione si realizza ai valori di mercato, ma alla data del decreto di esproprio. Quindi se appena pochi mesi fa Sogaer - coi fondi Enac - avrebbe acquistato per una cifra irrisoria la settantina di ettari alle spalle del parcheggio multipiano, ora dovrà pagare molto di più perchè nel frattempo i terreni sono diventati importanti grazie al progetto per lo stadio. Grazie allo stadio aumenta anche il valore delle case d’abitazione costruibili negli ettari che restano. Insomma: a causa del repentino ingresso dell’Sgs nell’operazione, Sogaer pagherà una cifra esorbitante per avere un’area che avrebbe acquisito con un piatto di lenticchie.
Da qui a pensare che Cellino non abbia mai avuto la reale intenzione di costruire uno stadio a Elmas, per mettere a segno un’astuta operazione immobiliare, ce ne passa. Certo è che lo stop al progetto imposto dall’Enac per ragioni di sicurezza e la necessità di Sogaer di rivalutare i termini dell’esproprio rappresentano per il presidente del Cagliari un magnifico regalo: per lui si preannuncia una plusvalenza concreta ed elevata. Lo stadio poi potrà costruirlo altrove.
Fin qui i fatti, secondo la rilettura di Giampaolo Marchi. Fatti ancorati a una certezza: non esistono stadi nelle vicinanze di aeroporti.