Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Noi, da cinquant'anni senza un campo

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2008

IL caso. Le squadre maschile e femminile della Baseball & Softball Club Cagliari costrette a disputare le partite casalinghe a Nuoro e Iglesias


Nonostante a Cagliari il baseball sia praticato da quasi mezzo secolo e conti un elevato numero di estimatori, in città non esiste ancora un campo da gioco regolamentare.
Gli appassionati della mazza e del guantone premono da anni per convincere l'amministrazione comunale a creare il primo “diamante” cittadino omologato dalla Federazione nazionale di baseball, ma tutti i loro appelli sono sempre caduti nel vuoto. Il risultato è che la più importante società del capoluogo e dell'isola, il Baseball & Softball Club Cagliari, è costretta ad emigrare per poter disputare le partite di campionato, spendendo cifre che farebbero impallidire chiunque: oltre 150 mila euro all'anno. La squadra maschile della gloriosa società del Cep milita da anni nel campionato di serie B nazionale ma non ha mai potuto giocare di fronte al proprio pubblico. «I nostri ragazzi sono nati e cresciuti a Cagliari», si sfoga il presidente del club Aldo Pisano, «ma non hanno mai avuto la possibilità di esibirsi nella propria città. È scandaloso!».
Il Cagliari è inserito nel girone Nord e a domeniche alterne deve sobbarcarsi lunghe e onerose trasferte in Lombardia e in Piemonte. «Le partite casalinghe le disputiamo ad Iglesias», puntualizza Pisano, «in un campetto fatiscente privo dei servizi più elementari. Per rendere quel diamante fruibile abbiamo speso 15 mila euro di tasca nostra e data la mancanza degli spogliatoi abbiamo chiesto ospitalità nel vicino albergo». Stesso discorso per la squadra femminile, costretta a disputare le partite interne del campionato di A2 a Nuoro. I costi sono diventati insormontabili e la società rischia di dover chiudere i battenti. «Tante volte in passato siamo stati sul punto di gettare la spugna», confessa Pisano, «ma abbiamo stretto i denti e siamo andati avanti per non deludere i nostri 280 iscritti e i tanti giovani che amano questo sport. La speranza è che il Comune ci venga in contro e realizzi un campo. Quello del Cep, infatti, non è omologato perché troppo piccolo oltre che privo dell'illuminazione e dell'allaccio idrico».
L'impressione è che a Cagliari non ci sia la volontà politica di sostenere il baseball agonistico. «C'è stato detto che non esistono spazi comunali adatti», spiega Pisano», ma la realtà è che nessuno si è mai impegnato davvero per risolvere il problema. In città è pieno di terreni privati inutilizzati: sarebbe sufficiente che il Comune si accordasse con uno dei proprietari». Nell'attesa che qualcosa si smuova, la società si gode i suoi recenti successi: quinto posto in campionato sia per i ragazzi che per le ragazze e meritata convocazione in nazionale juniores per due suoi atleti: i fratellini cagliaritani Gabriele e Michele Ebau, rispettivamente “catcher” e “lanciatore interbase”».
PAOLO LOCHE

27/07/2008