Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musei, in città si entra senza pagare

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2010

I luoghi d'arte statali del capoluogo fuori dalle gare d'appalto ministeriali. Lavoratori a spasso dal 29 giugno

Via il vecchio gestore, sospesi tutti i servizi aggiuntivi
La Soprintendenza non proroga il contratto a Novamusa, il concessionario che gestiva i servizi al museo archeologico e alla pinacoteca.
Al museo archeologico nazionale e alla pinacoteca della Cittadella, in piazza Arsenale, si entra gratis. Ma non perché si voglia promuovere il servizio incentivando i visitatori a usufruire di più dei siti d'arte e cultura. Per una ragione molto più banale e semplice: il servizio di biglietteria è stato sospeso dalla direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Sardegna. I lavoratori che garantivano il servizio di cassa (e altri aggiuntivi, come le visite guidate, l'offerta didattica e le prenotazioni) sono stati messi a riposo forzato dalla società Novamusa, che dal 2001 aveva avuto in concessione le attività accessorie nei due luoghi d'arte del capoluogo isolano.
CONTRATTO RESCISSO La situazione è cambiata a fine giugno, dopo che la Soprintendenza si è rifiutata di concedere un'ulteriore proroga del contratto scaduto. Perché? «Non c'erano più le condizioni per rinnovarlo - spiega il soprintendente per i Beni archeologici della provincia di Cagliari, Marco Minoia - Novamusa non ha accolto la nostra richiesta di corrisponderci i canoni d'affitto dei locali, come previsto dal contratto». Il risultato? Ingresso gratuito per i visitatori del museo archeologico (mediamente 40 mila all'anno) e della pinacoteca (10 mila).
GARE D'APPALTO All'orizzonte per il momento non si intravedono soluzioni. Questo anche perché Cagliari, con i suoi due siti statali, resta fuori dalle 23 gare d'appalto predisposte dal ministero dei Beni culturali proprio per affidare la gestione dei servizi aggiuntivi nei musei e luoghi d'arte e cultura statali. Di conseguenza museo archeologico e pinacoteca, i siti gestiti a Cagliari dalla Soprintendenza, continuano a restare, e chissà per quanto tempo, senza un concessionario che si occupi della biglietteria e degli altri servizi accessori. «Prima di fare una gara vogliamo riqualificare i servizi e gli spazi dei due siti per renderli appetibili ai privati», spiega Minoia che ricorda che c'è un progetto di ampliamento del museo (che comprende anche caffetteria e ristorante) presentato il 5 agosto alla Regione e agli enti competenti. «Potremmo studiare qualche soluzione immediata per riattivare la biglietteria ma intanto non c'è alcun disagio per il pubblico e il museo continua a restare aperto e ad accogliere i visitatori».
VERTENZA SINDACALE Non è così per i sindacati: «Lo Stato fa cassa con la biglietteria e quindi sta perdendo soldi di un servizio importante - fa notare Simona Fanzeco, segretaria regionale della Filcams-Cgil - nello stesso tempo mancano le guide e non c'è quella sorveglianza e assistenza che solo il personale qualificato può garantire ai visitatori di questi siti».
Mentre con Novamusa è in corso la vertenza col ministero, a Cagliari si sta cercando di trovare una soluzione per i lavoratori. «La Soprintendenza potrebbe fare degli affidamenti diretti del servizio ad altre aziende obbligandole, con la clausola di salvaguardia dell'occupazione, ad assumere i dipendenti Novamusa o potrebbe assumere essa stessa i lavoratori con contratti di collaborazione», è la via d'uscita proposta dalla Filcams. «Si tratta di non buttare in strada personale qualificato: noi chiediamo al ministero che questi lavoratori continuino a lavorare, anche venendo inseriti nel nuovo progetto di riqualificazione del sistema museale, indipendentemente dall'azienda che si aggiudicherà i servizi».
CARLA RAGGIO

11/09/2010