Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Festa del Pd, al via la corsa per Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2010

Dieci giorni al Bastione tra temi nazionali e le Comunali 2011

Parte controvento, la festa del Pd: e non è un dato politico, è proprio il maestrale. Che si presenta a spazzare la terrazza del Bastione Saint Remy, a Cagliari, proprio mentre i democratici inaugurano le loro dieci giornate di politica e non solo (ma anche musica, teatro e generi commestibili: è o non è la versione terzomillenaria delle storiche feste dell'Unità?).
Il leader regionale Silvio Lai sfida le raffiche e rinuncia alla passeggiata coperta, per celebrare il primo atto della manifestazione su uno sfondo più suggestivo, malgrado i brividi (di freddo). Ma c'è qualcosa di simbolico, nell'invadenza eolica: perché altrettanto controvento è la sfida che lo stesso Lai lancia dal palco, quella per le Comunali di Cagliari. «Nel 2011 si vota», dice il segretario, «e oggi avviamo anche un confronto sui programmi in vista delle elezioni. Vogliamo far esplodere le potenzialità di questa città, dopo venti anni di non-crescita».
GLI OSPITI La festa democratica, che proseguirà al Bastione e alla passeggiata coperta fino a domenica 19, è una delle manifestazioni di rilievo nazionale che fanno da contorno alla grande festa di Torino. Si tratta di iniziative a tema: in Sardegna si discute di enti locali, «e la scelta della segreteria nazionale - spiega Lai - è legata sia al buon risultato del Pd nelle Provinciali sarde della scorsa primavera, sia al fatto che Cagliari sarà una delle cinque grandi città che sceglieranno il sindaco l'anno prossimo, insieme a Milano, Napoli, Torino e Bologna».
A tagliare idealmente il nastro della festa è Filippo Penati, capo della segreteria di Pier Luigi Bersani ed ex presidente della Provincia di Milano. Poi, mercoledì 15, arriverà lo stesso Bersani, con un doppio impegno: alle 19 l'incontro con gli elettori, alle 22 parentesi semiseria con l'intervista a cura del cabarettista Dario Vergassola (quello, per intendersi, che chiese alla bonazza Samantha De Grenet: «Si parla tanto di fuga di cervelli, il suo quando è scappato?»). In calendario anche il sindaco torinese Sergio Chiamparino, venerdì 17, e domenica 19 Rosy Bindi, presidente dell'assemblea nazionale del partito.
I TEMI Tutta la festa si giocherà sull'intreccio di temi nazionali e locali. Con le tavole rotonde sul federalismo fiscale, l'impresa, l'informazione, l'energia e altri ancora. E poi con dieci dibattiti dedicati alla città di Cagliari e ai suoi problemi.
Uno schema già evidente nella prima serata della festa: da un lato Silvio Lai che, insieme al segretario cittadino Yuri Marcialis, apre di fatto la lunga volata elettorale sul capoluogo, mentre il presidente della Provincia Graziano Milia osserva - nel saluto iniziale - che «per reagire alla crisi economica attuale bisogna ripartire proprio dalle autonomie locali». Dall'altro Penati che invita tutti a prepararsi a un'altra campagna elettorale: quella per le Politiche.
IL QUADRO NAZIONALE «Nessuno crede più che la legislatura si concluda normalmente nel 2013», riflette il braccio destro di Bersani, rispondendo alle domande del giornalista della Nuova Sardegna Filippo Peretti. «Purtroppo però se si andrà al voto anticipato non si discuterà delle riforme necessarie per il Paese: a partire da una riduzione delle tasse per tutti i redditi fino a 2.000 euro mensili, e una totale revisione del mercato del lavoro. La campagna elettorale sarà l'ennesimo referendum su Berlusconi».
In ogni caso, prosegue Penati, il Pd dovrà farsi trovare pronto al momento della chiamata alle urne, con una chiara proposta di governo alternativa al centrodestra: «Magari smettendola di dividerci e regolare i nostri conti sui giornali. Rischieremmo di fare un favore a Berlusconi nel momento della sua crisi più acuta». Quanto alle alleanze, «Bersani l'ha spiegato molto bene: l'orizzonte è il Nuovo Ulivo», un rapporto tra le forze di centrosinistra che si candidano a governare l'Italia «nello spirito della grande scommessa vincente di Prodi». Con l'Udc e anche con Fini («che è e resta di destra») può esserci non un accordo politico e di governo «ma un'alleanza in difesa della Costituzione, se questa finisse sotto l'attacco definitivo di una deriva populista e antidemocratica».
IL PROGRAMMA Oggi si entra nel vivo con le prime tavole rotonde, tutte alla passeggiata coperta. Alle 11 “La sfida del Pd per il governo della città”, con i leader del centrosinistra cagliaritano; alle 17 “Cagliari connection”, sui trasporti urbani (parlano, tra gli altri, il deputato Paolo Fadda e il preside di Giurisprudenza Massimo Deiana).
Alle 19, il primo dibattito sui temi nazionali: si parla di federalismo fiscale. Con esperti come Marco Causi (vicepresidente della commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo) e il consigliere Cnel Giorgio Macciotta, l'ex governatore Renato Soru e un altro ex presidente, il toscano Claudio Martini, e poi Graziano Milia e il deputato Giulio Calvisi. Tra gli appuntamenti di contorno (programma completo sul sito internet www.pdcagliari.it), alle 21 al teatro della Vetreria di Pirri “Cagliari 1943: la guerra dentro casa”, di Pierpaolo Piludu; alle 22, al Bastione, musica jazz e poi il rock anni '70 degli intraducibili Dick Tales.
GIUSEPPE MELONI

11/09/2010