Scontro sulle nomine nel comitato esecutivo. Milia: se non ci vogliono usciremo dal consorzio
La Provincia di Cagliari minaccia di abbandonare il consorzio del parco Molentargius-Saline, costituito tra la Provincia di Cagliari e i Comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Quartucciu e Selargius. La dura presa di posizione è rimbalzata nel bel mezzo della discussione sulla composizione del comitato di gestione, all'interno del quale la Provincia chiede di essere rappresentata con un proprio consigliere di amministrazione. Forte anche del fatto che contribuisce alla gestione del parco con 90 mila euro.
ATTO DI PROTESTA È successo ieri, durante la riunione convocata a Cagliari, nella sede del parco “Edificio Sali Scelti”, proprio per mettere ai voti la formazione del comitato esecutivo. Attorno al tavolo i sindaci di Quartu, Selargius e Quartucciu, il capo di Gabinetto del sindaco di Cagliari. Per la Provincia era presente l'assessore provinciale dell'Ambiente, Ignazio Tolu: è stato lui ad abbandonare la seduta, andando via sbattendo la porta prima delle votazioni e minacciando, appunto, di uscire dall'Ente di gestione. Tolu aveva infatti chiesto che la Provincia fosse rappresentata nel comitato di gestione con un consigliere di amministrazione. Non avendo ottenuto risposte, ha lasciato l'Aula.
PROVINCIA Per ora si tratta solo di una minaccia e il presidente Graziano Milia conferma: «Mi auguro che tutti ragionino: la Provincia è l'unico ente che ha investito economicamente sul parco, finanziando il Centro di educazione ambientale, ed esercitando un ruolo utile a garantire l'esposizione di Molentargius in tutta la regione». Però, avverte Milia, «se non siamo graditi possiamo andarcene, non si può ragionare in termini di metri quadrati solo per avere una poltrona. Ma sono convinto che tutti ragioneremo, a partire dal presidente pro tempore Contini, che ha la nostra fiducia e che su questa vicenda deve prendere posizione. Ci stupisce il suo silenzio, così come il disinteresse del Comune di Cagliari. Se la nostra presenza - ribadisce Milia - è ritenuta utile noi ci siamo, altrimenti facciamo altro». Il presidente ricorda che «l'unica cosa che è stata fatta in questi anni è il centro di educazione ambientale interamente finanziato da noi. Se Molentargius diventa carne da macello a noi non interessa».
09/09/2010