Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sagra del pesce, a tavola anche i turisti

Fonte: L'Unione Sarda
6 settembre 2010

Villaggio pescatori. Folla ieri per la prima giornata della 25ª edizione. Oggi si replica

Diecimila in fila per mangiare muggini, burrida e “pruppu”
Oggi si replica: previste altre diecimila persone. In tutto verranno cucinati dagli organizzatori 27 quintali di pesce.
«Il segreto di una buona grigliata è tutto qui: il pesce deve essere di nottata, pescato prima che abbia mangiato. Così le interiora saranno pulite e non è necessario sventrarlo». Mimma Curcio, cuoca-simbolo nel Villaggio pescatori, sta dietro ai fornelli da venticinque anni, sin dalla prima “Sagra del pesce”. E ieri pomeriggio, nel primo dei due giorni di festa, ha lavorato assieme a decine di volontari di Giorgino per cucinare quasi 14 quintali di pescato, per un totale di 10 mila coperti. Altrettanti sono previsti stasera, per la chiusura della sagra di Giorgino. File lunghissime sin dalle 18, con centinaia di persone che hanno atteso pazientemente davanti ai tavoli che i volontari del Villaggio pescatori finissero di cucinare e iniziassero a distribuire i piatti della tradizione.
I NUMERI La grandezza dell'appuntamento sta tutto nei numeri: 27 quintali di pesce, mille litri di vino e una tonnellata di pane, per un totale di circa 20 mila porzioni da far gustare in due giorni. «È il secondo anno consecutivo che veniamo», sorride Antonello Corrias, arrivato da Oristano con tutta la famiglia per partecipare alla festa e gustare i piatti della cucina cagliaritana, «seguiamo sempre anche la sagra di Cabras perché ci piace il clima di accoglienza e convivialità tipico degli uomini di mare. Penso che sarebbe un'ottima pubblicità per la nostra Isola». Tra la folla anche numerosi spagnoli e qualche tedesco, sbarcati in città grazie ai voli low-cost, che hanno subito approfittato della festa di Giorgino per gustare i piatti tipici della cucina marinaresca cagliaritana.
GLI SPAGNOLI «Veniamo da Barcellona e anche da noi si cucina molto il pesce», racconta Gracia Molina, giovanissima studentessa che parla perfettamente italiano, «abbiamo assaggiato alcuni piatti tipici e sono veramente ottimi. L'unico problema è che abbiamo dovuto prendere un taxi e ci è costato molto più di quanto pensassimo». La piazzetta del villaggio di Giorgino ha accolto gli ospiti, mentre per parcheggiare l'incredibile numero di veicoli è stato necessario ricavare aree sosta anche lungo la laguna di Santa Gilla. «Il menù è quello che ci contraddistingue», assicurano Carlo Floris e Giovanni Fonnesu, presidente e segretario del comitato organizzatore, «oltre alla burrida e al polpo a sa schisconera , abbiamo scabecciu, sardine e seppie arrosto, muggine, frittura del Golfo e fave lesse». Oggi si ripete, col programma che prevede una gara di pesca e sfide di canottaggio.
FRANCESCO PINNA

05/09/2010