Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Tajabone», l’altra Cagliari raccontata da Mereu

Fonte: La Nuova Sardegna
2 settembre 2010

GIOVEDÌ, 02 SETTEMBRE 2010

Pagina 32 - Inserto Estate

Nella sezione Controcampo italiano

CAGLIARI. Il film di Peter Marcias sulla Cavani non è l’unico «scenario cagliaritano» che troverà spazio alla Mostra del cinema di Venezia. Mercoledì 8 settembre infatti, alle ore 11 in Sala Grande e alle 19 al PalaBiennale sarà infatti presentato «Tajabone» di Salvatore Mereu.
Il film è stato selezionato, in concorso, nella sezione Controcampo Italiano, che mette insieme le produzioni indipendenti dei giovani autori. «Tajabone» - il titolo si riferisce ad una canzone senegalese cantata da una donna che viaggia verso Sassari, in treno, con il suo figlio “ritrovato” - è un medio-lungometraggio (la durata è infatti di 75 minuti) nato quasi casualmente dal lavoro svolto dal regista dorgalese in due istituti scolastici cittadini: la scuola media di via Meilogu, nel quartiere di San Michele/Is Mirrionis e il polo Don Milani a S.Elia. Due quartieri diversi, che sorgono ai lati opposti di Cagliari, ma accomunati dall’essere considerati quasi dei ghetti, una definizione che spesso si estende anche alle scuole, comunque “difficili”. Mereu ha accettato di svolgere il lavoro didattico - finanziato dalla legge regionale sul cinema e dall’Assessorato alla cultura del comune di Cagliari - anche come lavoro preparatorio in vista della sua prossima pellicola, «Bellas Mariposas», romanzo postumo di Sergio Atzeni che è appunto ambientato nell’estrema periferia cagliaritana. Alla fine, i saggi di fine corso, intitolati semplicemente «Via Meilogu 18» e «Via Schiavazzi», si sono rivelati dei veri e propri film. La pellicola è piaciuta ai selezionatori di Controcampo Italiano.