Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pdl e giunta, supervertice ieri a Milano

Fonte: L'Unione Sarda
1 settembre 2010

La trattativa. Il presidente Cappellacci, i parlamentari Cicu e Testoni e il sindaco di Cagliari Floris hanno incontrato il senatore Comincioli


Le trattative per arrivare a un Pdl più forte e a una giunta più autorevole subiscono un'improvvisa accelerazione. Il confronto si è spostato a Milano, lontano dai palazzi sardi della politica ma dove il partito di Silvio Berlusconi è ben rappresentato.
Ieri il presidente della Regione Ugo Cappellacci, i deputati Pietro Testoni e Salvatore Cicu e il sindaco di Cagliari Emilio Floris hanno incontrato il senatore Romano Comincioli, in questo momento l'uomo più forte nel Pdl sardo.
MASSIMO RISERBO Una riunione non confermata anche dopo la sua conclusione, con assenti illustri e presenze di peso, servita a mettere sul tavolo tutte le carte di un confronto ancora da chiudere. Gli equilibri del partito, gli ingressi e le uscite dalla giunta, i rapporti con gli alleati di governo, questo faccia a faccia arriva due mesi dopo la fredda accoglienza che Comincioli aveva avuto da parte del coordinamento regionale al momento del suo incarico. Si è discusso di consiglieri in transito verso la giunta, di consiglieri che resteranno in Consiglio, di coordinatori possibili e improbabili, si è trattato perché non ci siano epurazioni.
Su tutte le decisioni prese e che si prenderanno nei prossimi giorni, peserà il parere del leader del partito, come stabilisce il regolamento del Pdl. Soprattutto su chi andrà a guidare il movimento in Sardegna, incarico che il senatore Mariano Delogu mantiene ancora e sul quale fanno un pensierino in tanti. Berlusconi, sul tema, non si è ancora pronunciato, ma dopo aver esaminato la relazione di Comincioli, due settimane fa, aveva dato il suo via libera all'operazione rinnovamento.
I RETROSCENA Comincioli aspetta che il vertice nazionale del partito si esprima anche sul coordinamento sardo. Ecco perché ieri non si poteva arrivare a un'intesa su un nome, ma solo tentare di evitare nuove spaccature. Tutti, nel partito ma non solo, sanno che il supervisore ha indicato anche una rosa di nomi (i parlamentari Nizzi e Murgia e il sindaco Floris) come possibili successori di Delogu, tracciando una linea di separazione dalla direzione regionale attualmente in carica. Tuttavia, Cicu e Testoni, che questo coordinamento hanno guidato insieme a Delogu e a Claudia Lombardo, ieri a Milano hanno incontrato Comincioli, un altro segnale della volontà del senatore di «unire e non spaccare», come ama ripetere.
Nessun prigioniero, nessuna cacciata, nessuna sconfessione pubblica della gestione precedente, queste sarebbero le condizioni perché l'operazione Comincioli passi senza provocare altre lacerazioni. E questa sarebbe anche la linea di Berlusconi, che tuttavia ha ben altri problemi da risolvere in questi giorni.
LE DECISIONI Dal partito alla giunta. Ieri Comincioli e Cappellacci si sarebbero intrattenuti anche oltre la riunione con i parlamentari e Floris, perché appare davvero complesso trovare una soluzione su assessori e poltrone. Il governatore si è confrontato con uno dei grandi vecchi del partito per provare a risolvere insieme alcuni passaggi delicati. L'obiettivo comune è quello di non scontentare i vari territori, quei coordinamenti locali che poi sono l'anima del partito. Cappellacci è alle prese con i problemi del gruppo in Consiglio, con diversi pretendenti per quattro poltrone, e con l'appetito degli alleati di governo, pronti a rompere la trattativa se non otterranno quello che chiedono.
I nodi, per l'esecutivo che nascerà in questi giorni dopo il rimpasto, sono quelli dell'Urbanistica, dell'Ambiente, della Sanità e dell'Agricoltura, poltrone pesantissime - soprattutto sotto il profilo elettorale - sulle quali hanno messo gli occhi non solo i rappresentati del Pdl. Al prossimo vertice di maggioranza (forse in programma venerdì) il presidente arriverà con le idee più chiare.
ENRICO PILIA

01/09/2010