Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio vicino all'aeroporto? Si può fare

Fonte: L'Unione Sarda
26 agosto 2010

Il sindaco di Elmas: «Oggi se ne parlerà per la prima volta in Consiglio comunale»

Enac e Cellino, contatti informali per parlare del progetto
A fine luglio il primo contatto tra la società rossoblù e i dirigenti dell'ente nazionale per l'aviazione civile.
Si può costruire uno stadio a poche centinaia di metri da un aeroporto? È una delle domande ricorrenti in questi giorni di trattative per la realizzazione del nuovo impianto del Cagliari sui terreni di Santa Caterina, a Elmas. Ed è anche uno dei primi problemi che si è posta la stessa società rossoblù, che a fine luglio ha preso i contatti con l'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile. Non per ottenere autorizzazioni o nulla osta, ma per avere un parere preventivo - non richiesto da nessuna norma - sul progetto realizzato dallo studio dell'ingegnere cagliaritano Mario Marongiu.
IL CONFRONTO I dirigenti dell'ente statale hanno evidenziato alcune «criticità», come spiega Alessandro Cardi, della direzione centrale “Infrastrutture Aeroporti”: «Abbiamo discusso con la società su alcuni dettagli tecnici e strutturali. Tutte cose risolvibili». Negli uffici romani di via Castro Pretorio si è parlato dell'altezza dell'impianto sportivo, inizialmente fissata a 24 metri e mezzo e poi - su indicazione dell'Enac - abbassata a 22 metri e 80 centimetri.
I PANNELLI Secondo punto: gli impianti fotovoltaici. La società sportiva avrebbe voluto installare sul tetto dello stadio una serie di pannelli per assicurare, almeno in parte, una autosufficienza energetica all'edificio. Ma i cristalli, che riflettono la luce del sole, avrebbero potuto creare problemi alla navigazione degli aerei. Dunque i moduli fotovoltaici sono stati eliminati dal progetto. Una modifica al disegno originale ha riguardato l'impianto di illuminazione: inizialmente erano previste delle torrette che andavano oltre il profilo dello stadio, ma anche in questo caso la luce avrebbe potuto interferire con le manovre dei voli in arrivo e partenza dal “Mario Mameli”. I riflettori verranno quindi installati sotto la copertura delle tribune, indirizzati direttamente verso il campo di gioco.
LA SICUREZZA A preoccupare di più l'Enac sono semmai gli aspetti del traffico e della sicurezza, intesa come ordine pubblico. «Lo stadio attira migliaia di persone e bisogna vedere come questa presenza interagisce con l'aeroporto», dice Cardi. Ecco perché nello scorso fine settimana l'Enac ha inviato al Comune di Elmas e alla società rossoblù una comunicazione - già anticipata durante l'incontro di luglio - dove ha messo nero su bianco alcune osservazioni. Un parere che, se riferito alla sicurezza “terrestre”, comunque non sarebbe vincolante: «L'istruttoria dell'Enac è un atto dovuto in questi casi. È vincolante? Se il problema è solo di ordine pubblico, sono altre autorità ad essere coinvolte», chiarisce Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza e docente di diritto della navigazione. L'ente per l'aviazione civile può solamente dare prescrizioni per evitare che «rumori, illuminazione e l'altezza delle costruzioni possano interferire sul volo degli aerei».
CONSIGLIO Intanto il Consiglio comunale di Elmas si prepara a discutere dell'argomento-stadio durante la prossima seduta. Oggi il sindaco Valter Piscedda parlerà dellla questione in Consiglio comunale: sarà la prima discussione ufficiale sull'impianto che la società guidata da Massimo Cellino ha intenzione di costruire sui terreni di Elmas.
Un'area complessiva di 30 ettari, che la società Sgs ha acquistato di recente dalla Santa Caterina spa. Lo stadio verrà realizzato su circa 22 ettari, mentre altri 5 andranno a costituire un piccolo parco che circonderà e valorizzerà la chiesa campestre di Santa Caterina. Nella proposta di accordo di programma è previsto anche che il Cagliari calcio realizzi la viabilità interna e il collegamento con la strada che porta all'aeroporto militare.
MICHELE RUFFI

26/08/2010