Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, sapori e profumi del borgo

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2010

Migliaia di persone nella piazzetta sul mare per la seconda edizione della Sagra del pesce

La scommessa: un comitato per una festa di tutta la città
Migliaia di persone ieri sera hanno preso d'assalto la piazzetta del borgo Sant'Elia per la seconda edizione della Sagra del pesce.
Nella piazzetta di Sant'Elia il sole è una palla rossa che sfuma dietro le montagne di Capoterra. Il borgo che si affaccia sul Golfo degli angeli è la parte più bella della città, e quando si veste a festa è incantevole. Come ieri sera, quando migliaia di persone hanno gustato i profumi e i rumori della seconda edizione della Sagra del pesce. Successo doveva essere e successo è stato per gli organizzatori che hanno messo il cuore per la riuscita della manifestazione, nata solo per far rivivere una zona del capoluogo troppo spesso sfregiata da malelingue.
TUTTI IN CAMPO Nello slargo a fianco al campo di calcio il movimento inizia di mattina presto. L'organizzazione va limata, ma la buona volontà certo non manca. Le griglie sono a posto, l'energia elettrica per friggitrici e frigoriferi arriva con cavi volanti dagli spogliatoi. Un furgone prestato ospita le casse di orate, muggini e spigole, il vino, l'anguria e la frittura. Il sole picchia, la birra fa il resto. I volontari lavorano in allegria e le battute in cagliaritano sono irresistibili. «Ghetta pisci». Alle 17 è tutto pronto per il via. Il carbone è già rovente e i primi muggini vengono sacrificati per la giusta causa. Ognuno dà il meglio, c'è anche chi ha lasciato la moglie a casa nel giorno del 25° anniversario di matrimonio. Ma ieri era vietato mancare. Il profumo inconfondibile del pesce arrosto riempie l'aria. Per il momento la festa è per gli addetti ai lavori. Sul palco la band accorda gli strumenti. Alle 18 la piazzetta inizia a riempirsi. Anziani, giovani, mamme con le carrozzine. Tutte le età sono rappresentate in una sagra che entrerà di diritto negli appuntamenti della città.
L'ASSALTO Alle 18, 15 i primi temerari sfilano il sole cocente per conquistare un posto favorevole in fila. I problemi per una transenna troppo invadente vengono risolti di forza. In un'ora sono centinaia le persone incolonnate, ma affrontare disagi verrà ampiamente ripagato. «L'anno scorso sono mi sono travata bene», afferma Francesca Murgia, 60 anni, in trasferta dal quartiere di Villanova, in pole position. «È veramente piacevole vedere padri e figli che si danno da fare per un appuntamento così importante per il rione. È questo - precisa la donna - lo spirito giusto. Poi il pesce e il resto: ottimi». Un consiglio per gli organizzatori? «Non farci aspettare sotto il sole». Alle 19,45 però, la richiesta è solo un ricordo. Il vassoio è già pronto per essere spazzolato.
ANDREA ARTIZZU

22/08/2010