Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardegna e Corsica Storie condivise da due isole sorelle

Fonte: L'Unione Sarda
24 luglio 2008

La mostra
Fino a dicembre a Corte, poi a Cagliari e a Nuoro

Corsica e Sardegna si raccontano in occasione della mostra “Isuli sureddi, Corsica e Sardegna, due isole allo specchio”, inaugurata lo giugno a Corte. Resterà aperta fino al 30 dicembre e farà tappa a Cagliari nelle sale espositive del Lazzaretto da aprile a maggio del prossimo anno, e nel museo etnografico di Nuoro, a giugno.
Un passo importante che getta un ponte tra due isole rimaste a lungo in silenzio. Separate dallo Stretto di Bonifacio per pochi chilometri, rivelano comuni origini e differenti destini. A svelarne segreti e misteri l'esposizione di Corte, dove le arti figurative e gli oggetti materiali non lasciano dubbi. Un passato comune, che ha le proprie radici nella cultura agro-pastorale e nel clima di faide e delitti del banditismo d'onore. A testimoniare il dolore che contraddistinse la vita corsa e sarda verso la fine dell'Ottocento, la scultura di Francesco Ciusa “La madre dell'ucciso” che la delegazione corsa ha portato con sè dal museo civico di Cagliari. Affascinante e inquietante allo stesso tempo, la figura del bandito d'onore corso, che non si allontana dal quello barbaricino. A distinguersi Angelo Matteo Bonelli, Zampaglino , che tra una vicenda e l'altra ha fatto la spola tra le due isole.
Vicine e lontane le due isole. A svelare somiglianze e differenze socio-culturali, le collezioni fotografiche del National Geographic, le opere del pittore napoletano Guido Colucci e degli autori sardi, gli oggetti materiali e l'abbigliamento (XX secolo). Tra le rappresentazioni pittoriche approdate a Corte dalla Galleria d'arte comunale di Cagliari - unica istituzione museale sarda presente all'evento con un proprio prestito - si distinguono “Ballo Tondo” di Giuseppe Biasi, “Donna di Atzara” di Filippo Figari, e “La processione dei Misteri” di Guido Cavallo. L'esposizione si concentra sulla prima metà del XX secolo, quando l'evoluzione economica e sociale trasforma le due isole, e gli artisti sentono il desiderio di parlarne. Ecco quindi scorgere similitudini e diversità. Il “Ballo tondo” di Giuseppe Biasi tratteggia la danza quasi ipnotica del ballo in tundu, estraneo alla tradizione corsa. E, ad avvicinare i due mondi ecco “La processione dei misteri” di Cavallo, con la sfilata dei confratelli di una Confraternita: una tradizione condivisa.
CRISTIANA SARRITZU

24/07/2008