Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, sì regionale al Pul

Fonte: La Nuova Sardegna
19 agosto 2010

GIOVEDÌ, 19 AGOSTO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Nuove direttive per la redazione del piano di utilizzo dei litorali, in autunno le regole

Il Comune dovrà approvare le norme specifiche

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. La giunta regionale ha approvato le nuove direttive per il piano di utilizzo del lungomare (Pul). La richiesta era stata fatta, in particolare, dal comune di Cagliari che domandava una maggiore flessibilità per l’utilizzo del Poetto, fruito dodici mesi all’anno.
Nella delibera regionale, approvata quest’estate, si legge che «a distanza di un biennio si rende necessario procedere alla revisione delle direttive al fine di superare le principali criticità». In particolare era necessario modulare «regole più flessibili e tali da adattarsi ai diversi contesti oggetto di pianificazione territoriale». Massimiliano Tavolacci (Udc), presidente della commissione consiliare comunale all’Urbanistica, aveva sottolineato il fatto che il Poetto viene fruito, certamente in modo «più intenso in estate, ma anche durante tutti gli altri mesi dell’anno. Da qui la necessità che anche i servizi di ristorazione possano proseguire la loro attività anche in inverno». A questo punto il Comune dovrà precisare le norme per il Pul, per poi avere l’approvazione defintiva della Regione. Tutto il caos in cui si trova oggi la spiaggia, con tanto di ordinananza di demolizione da parte del Comune per mancanza di autorizzazione edilizia, derivano dal fatto che non ci sono le regole (il Pul, appunto). Un problema, questo, oggetto di dibattiti e roventi polemiche per il rischio di vedere un’estate senza i baretti e la spiaggia ridotta a un cantiere.
Recentemente, poi, la questione è tornata d’attualità con le proteste degli abitanti del Poetto per i rumori notturni. «Se la Giunta - afferma Andrea Scano (Pd), vice presidente della commissione all’Urbanistica - avesse prodotto per tempo un piano e se questo fosse stato redatto in maniera intelligente, avremmo forse potuto evitare una serie di problemi coi residenti del Poetto: questioni di convivenza che regolarmente si verificano ogni anno». Infatti, continua Scano, «se la musica dal vivo venisse autorizzata presso i baretti prossimi alle zone disabitate e gli altri chioschi si specializzassero su un altro tipo di proposte e di pubblico, molti dei contenziosi di convivenza tra il “popolo della movida” e quello dei residenti sarebbero risolti in partenza». Inoltre «non sarebbe certo una cattiva idea se alcuni chioschi utilizzassero dei buoni pannelli fonoassorbenti». Tutte cose che «possono essere previste in un piano di utilizzo dei litorali che la Giunta di centrodestra che governa la città non si è ancora decisa a varare».
A settembre, con la riapertura dell’attività consiliare e visto che la Regione ha fatto la sua parte, il Comune dovrà progettare le regole definitive per il Poetto.