Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Légère, sul filo dei sogni

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2010

Oggi a Cagliari la presentazione della band

Do you feel just like... Légère?». Usano questa formula ammiccante i Légère per presentarsi al pubblico cagliaritano, per la prima volta dal vivo dopo un paio di mesi di gestazione e rifiniture - una improvvisa sterzata degli ultimi tempi a quasi quattro anni dalla nascita del progetto, portato avanti finora con molta calma e (appunto) leggerezza dai musicisti coinvolti. In primis Milena Spada, cantante e autrice con all'attivo centinaia di partecipazioni in progetti jazz, rock e pop, e Maurizio Corda, leader dei MuccaMacca e Mom8, da cui tutto è partito. La band si è completata con l'ingresso di Stefano Ferrari, chitarrista e Abtleton Live Trainer, membro dei MuccaMacca e titolare del progetto solista Menion, e Gianmarco Diana, bassista dei Sikitikis e animatore del nuovo trio Dancefloor Stompers. Il debutto ufficiale è stasera, al Dharma Lounge Bar al Colle di San Michele, a partire dalle 22 (ingresso gratuito).
Con la presentazione dei brani originali finora composti e di una cover, Only You di Yazoo. «Il progetto è una cosa fatta in casa, molto intima», racconta Milena Spada. «Maurizio è un caro amico e siamo stati anche vicini di casa. L'alchimia ha dato vita a delle idee in forma primordiale e quattro anni fa, in una giornata estiva, sono nati i primi brani. Si tratta di composizioni un po' oniriche - ma tutto il percorso dei Légère è giocato sul filo dell'emotività». Del resto il nome della band è abbastanza programmatico - oltre ad essere un omaggio al pittore francese Fernand Léger - e rivela un approccio alle composizioni e alla struttura dei brani che segna un piccolo distacco, ad esempio, dal progetto dei Muccamacca di cui fanno parte due dei quattro membri della band. «L'idea in effetti era quella di alleggerire le atmosfere sonore rispetto a quelle dei Muccamacca», racconta Maurizio Corda. «Le tonalità scure dell'altra band lasciano spazio qui ad ambientazioni più serene, aperte, istintive, meno fredde e algide. Avevo voglia di allontanarmi dal trip-hop e avvicinarmi al pop e al rock. Certo, sempre elettronico».
Quindi le influenze di cui si legge nella presentazione, quelle che richiamano Portishead e Massive Attack, andrebbero accantonate rispetto ad un progetto in cui si cerca di alleggerire (appunto) il suono, con timbriche più aperte, in direzione di un pop elettronico che dialoga col nu-jazz e che ha come ispirazione fondamentale i lavori di Kid Loco. Alla scrittura dei brani contribuiscono tutti i musicisti, ognuno portando dentro la propria storia e sensibilità.
ANDREA TRAMONTE

18/08/2010