Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Manno isola pedonale, le proposte dei commercianti

Fonte: L'Unione Sarda
16 agosto 2010

Piace il progetto del Comune. Contrari soltanto i tassisti


Commercianti e residenti fanno le loro proposte: nessuna eccezione, lavori concordati e accesso limitato ad alcune ore. Ma i tassisti protestano: provvedimento per avvantaggiare solo alcune categorie.
Probabilmente non saranno più i teloni a riparare la passeggiata de “Sa costa”, come avveniva nel passato. Né tornerà in auge il nome della vecchia via Manno, ma per l'arteria che collega piazza Yenne con via Garibaldi, è prevista una rivoluzione: chiusura completa al traffico, nuovo arredo urbano e pavimentazione e, appunto, copertura tra un palazzo e l'altro, per riparare dalla canicola estiva e dalle intemperie invernali.
LA PROPOSTA L'obiettivo del Comune è trasformarla in un salotto cittadino, magari con più locali pubblici rispetto ad oggi. La giunta ha già approvato il progetto esecutivo e il coinvolgimento di consorzi ed associazioni dei commercianti e delle altre parti interessate, sarà assicurato da un bando allo studio tra Comune e Università.
I COMMERCIANTI Ad essere temuto è l'effetto “piazzetta Maxia”: «Sono favorevole ma ci si deve organizzare per evitare dei danni economici derivanti da un calo delle vendite», afferma Vincenzo Guarino, esponente di una famiglia di commercianti storici del centro città. Alfonso, suo padre, suggerisce una soluzione per far passare i mezzi di soccorso: «Dei paletti a scomparsa telecomandati».
Sabrina Deiana gestisce un negozio di ottica e anche lei è d'accordo, ma chiede all'amministrazione comunale una politica di ampio respiro sul problema: «Rivedere gli orari di apertura dei negozi e risolvere il problema dei parcheggi».
I RESIDENTI È entusiasta Umberto Tuccari, che abita proprio in via Manno e denuncia che «il divieto di transito è una farsa: qui passano tutti, dal carro attrezzi ai servizi d'emergenza a sirene spente». Propone anche di aprire al traffico in determinate ore, magari quando i negozi sono chiusi: «Non possiamo scaricare la spesa e chiamare degli operai per fare lavori in casa è un incubo».
Marcello Cortese vive in Marina, e propone di «mettere dei piccoli autobus elettrici e rifare la pavimentazione senza asfalto».
I TASSISTI PROTESTANO Chi non ci sta sono i tassisti: «Un servizio di trasporto è molto più importante di qualche imprenditore che vuol vendere gelati e pizzette nei tavolini», afferma deciso Antonio Delussu, rappresentante della cooperativa “Radiotaxi 4 mori”, che raggruppa 84 dei 105 taxi presenti in città. Continua affermando che «in caso di chiusura di via Manno, l'unica soluzione sarà lo stato di agitazione». Il sindaco Floris è avvertito.
MARIO GOTTARDI

15/08/2010