Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

San Lorenzo, dal cielo cadono bottiglie

Fonte: L'Unione Sarda
12 agosto 2010

Via Università. Gavettoni sui ragazzi che ballano in strada, che reagiscono tirando bicchieri contro le finestre

Un abitante lancia oggetti sulla folla dei locali notturni

Mezz'ora di guerriglia urbana in via Università, dove un abitante ha lanciato bottiglie sulla folla, che ha risposto tirando bicchieri contro le finestre. È intervenuta la polizia per riportare la calma.
I bassi si spengono di colpo e i muri di via Università smettono di vibrare. Qualche secondo di silenzio, poi nella strada del rettorato è quasi guerriglia urbana: da una parte un abitante dal palazzo sopra i club notturni, che sfida la folla con gavettoni e il lancio di una bacinella dal balcone; dall'altra i ragazzi - centinaia - che rispondono tirando verso la finestra bicchieri e tutto quello che si trovano in mano.
IL FINALE AMARO È finita così la serata “Aspettando le stelle”, con una pattuglia del corpo di polizia municipale che fa spegnere la musica (l'ordinanza 572 del Servizio attività produttive del Comune prevedeva stop all'1) e le volanti della polizia che identificano sia alcuni giovani, sia l'uomo che dal secondo piano ha buttato le secchiate (con secchio annesso) d'acqua. Una bottiglia, piena, è finita sulla consolle del dj. Una mezz'ora di follia accompagnata da insulti e slogan contro le divise («Via-via-la-polizia») e poi tutto torna - quasi - normale. Con l'autore dei gavettoni che si giustifica con gli uomini della Squadra volante («Ero esasperato dalla musica, non ce la facevo più») e la folla che lentamente si distribuisce per le stradine di Castello.
NOTTE DI SAN LORENZO Fino a quel momento la serata organizzata da Comune e Scuola civica di Musica con l'aiuto dei locali notturni del quartiere era filata liscia: migliaia di persone nel triangolo Bastione di Saint Remy-via Università-Bastione di Santa Croce, molta musica (un gruppo che cantava dal vivo al Libarium, discoteca all'aperto davanti al rettorato e sulla terrazza Umberto I) e poche stelle cadenti. All'una, gli amplificatori si spengono simultaneamente. E in via Università in pochi secondi si scatena una mini-guerriglia, provocata dai gavettoni. Ma durante la serata ai centralini di vigili urbani, polizia e carabinieri sono arrivate decine di richieste di intervento. Qualcuna anche dagli stessi ragazzi che ballavano in mezzo alla strada, che segnalavano il lancio di secchiate d'acqua.
SABATO SI REPLICA Sabato la manifestazione - che martedì era dedicata alla notte di San Lorenzo - verrà replicata: stesso programma, anzi «più ricco», spiega Maurizio Porcelli, consigliere comunale (Forza Italia) e presidente della Scuola civica di musica. Si chiuderà di nuovo all'una di notte: «Intendiamo ravvivare il quartiere, la manifestazione di martedì è la dimostrazione che quando ci sono iniziative di questo tipo Castello è il centro della città. C'erano famiglie, giovani e turisti. Se vogliamo che ci sia indotto economico e occupazionale, è questa la strada. Purtroppo ci sono anche gli insofferenti, che non sopportano tutto questo: che si rinchiudano in una campana di vetro e vadano a fare gli eremiti da un'altra parte. Nelle altre città turistiche questo non succede». Claudio Ara, del Ritual cafè, commenta: «È stata una bellissima festa, in parte rovinata da un intollerante. Dobbiamo considerare che queste manifestazioni non vengono organizzate tutti i giorni, ma solo due o tre volte all'anno, per Ferragosto o Capodanno». E nella notte tra martedì e mercoledì le Volanti sono intervenute pure in via La Marmora, al Tierre Mambotango, ma alle 4,50 del mattino. Anche in questo caso, il motivo è stato lo stesso: troppo rumore e il gestore è stato segnalato per le sanzioni amministrative.
MICHELE RUFFI

12/08/2010

Astronomia e divertimento
“Aspettando le stelle”: Castello inondato da giovani e turisti


Nell'ascensore che sale fino a via del Fossario, una ragazza spagnola chiede al fidanzato: «Da qui si vedrà la lluvia de estrellas? » La lluvia ovviamente sono le stelle cadenti, ogni anno attese per la notte di San Lorenzo. Che però martedì, durante “Aspettando le stelle”, la kermesse organizzata tra il Bastione di San Remy e quello di Santa Croce dalla Scuola civica di musica e il Comune, in pochi hanno avuto la fortuna di osservare.
LE STELLE «Giove sorge più tardi, vero?» domanda un bambino in attesa di vedere confermate le sue conoscenze. «Sì, verso le 23,30. Forse però si potrà vedere anche Urano. Ora però puoi osservare Mizar, una delle stelle dell'Orsa Maggiore», risponde con un sorriso rassicurante Nino Muscas, segretario dell'Associazione astrofili sardi, che con il suo telescopio svela i segreti dei corpi celesti.
Nell'angolo della terrazza che si affaccia tra via Manno e piazza Costituzione centinaia di persone fanno la fila diligentemente per scrutare pianeti e stelle dai riflettori degli Astrofili sardi. Poco distante si proiettano filmati sull'astronomia, commentate dal presidente dell'Associazione, Marco Massa, soddisfatto per l'esito di questa serata: «Tanta gente interessata all'astronomia, molta più dell'anno scorso». Ha ragione, perché davanti a lui centinaia di persone lo ascoltano con attenzione. Tra loro l'organizzatore di questa serata e presidente della Scuola civica di musica, Maurizio Porcelli, che annuncia le novità per il prossimo anno: «Dei cuscinoni dove la gente può sdraiarsi con gli occhi al cielo, come succede nelle altre città». Nel frattempo raccoglie le firme per far riaprire la torretta del bastione e installare un binocolo a gettone per ammirare il panorama del Golfo degli Angeli. Strumento di cui non hanno bisogno migliaia di turisti che hanno preso d'assalto la Torre dell'elefante, per fare una visita guidata con i ragazzi di Itinerarte.
LA MUSICA Una dj muove freneticamente i cursori del mixer e contemporaneamente sceglie quale pezzo mettere dopo, mentre piedi costretti in una scarpa tacco dodici si muovono ritmicamente sul selciato di via Università, che per l'occasione si trasforma in via della house music. Dalle 22 in poi si riempirà di migliaia di ragazzi con tanta voglia di ballare e divertirsi. Non sanno ancora che qualche ora più tardi subiranno l'ira di un residente di Castello che non apprezzava i vetri delle finestre che vibravano per i bassi emessi dal sistema d'amplificazione.
LA GENTE Martedì notte non è stata solo un'occasione per uscire di casa per tante famiglie. È andato in scena un modo nuovo di vivere la città. «È davvero un peccato che queste iniziative le facciano poche volte all'anno», afferma Mark Wheaton, inglese d'origine ma sardo d'adozione, visto che vive nell'Isola da un paio di decenni, che riassume bene i tanti commenti dei presenti a Castello. E le stelle? «Poco importa che non si siano viste le stelle cadere», dice Giulietta Ghironi, mentre balla la musica dei “Non Soul Funky” in via Santa Croce, «tanto il desiderio l'abbiamo espresso lo stesso».
MARIO GOTTARDI

12/08/2010