Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, ordinanza salva-Ferragosto

Fonte: L'Unione Sarda
10 agosto 2010

Il Comune accoglie le richieste dei gestori dei baretti: chiusura alle due nel weekend e all'una durante la settimana

Stop alla musica posticipato di un'ora fino a settembre

Il coprifuoco del Poetto affonda le radici in un atto del 1994, con cui il commissario prefettizio Renzo Maniscalco classificò il lungomare come «quartiere residenziale protetto», assimilandolo al centro storico. Poi sono venute ordinanze e regolamenti, nel frattempo la città e i turisti chiedevano altro: una spiaggia da vivere tutto l'anno, magari anche nelle notti d'estate. Un desiderio che ora si scontra con gli orari imposti dal Comune: niente musica dopo la mezzanotte da domenica a giovedì, venerdì e sabato il limite viene alzato fino all'una, il lunedì riposo assoluto per le orecchie e impianti stereo spenti. Chi non ha rispettato le norme, è andato incontro a denunce e sequestri. In poco più di una settimana sono stati segnalati alla Procura otto gestori. Che ora chiedono di poter salvare almeno il Ferragosto.
LA DEROGA Ieri una delegazione ha bussato in Comune, dove è stata ricevuta dal vicesindaco Maurizio Onorato e dalla dirigente Ada Lai. La soluzione: nelle prossime due settimane si derogherà all'ordinanza grazie all'organizzazione di una manifestazione estiva sul lungomare, che coinvolgerà tutti i baretti e «non sarà fatta di sola musica», spiega Lai. «Il Poetto è la spiaggia più bella del mondo e anche se è una zona residenziale protetta deve vivere, almeno a luglio e agosto». E allora: nei prossimi due weekend (da venerdì notte a domenica) gli impianti dei dj potranno suonare fino alle due, mentre durante la settimana musica spenta entro l'una. «È necessario per vari motivi: salvaguardare il turismo, evitare esodi di massa dei nostri ragazzi e difendere l'occupazione negli stabilimenti».
IL SINDACO Il sindaco Emilio Floris spiega che qualsiasi richiesta dei gestori dei chioschetti non deve essere in contrasto con quelle degli abitanti del lungomare: «Non dimentichiamoci che c'è chi vive a poca distanza dai locali: dovremo cercare di equilibrare le esigenze di tutti». La deroga per le feste di Ferragosto dovrebbe essere scritta e ufficializzata entro oggi. Paolo Carta, assessore alle Attività produttive, è favorevole «a far spegnere la musica più tardi: la spiaggia deve diventare un richiamo turistico. Altrimenti il rischio è di ripetere gli inconvenienti del Capodanno in Castello». Ovvero: lo stop della musica forzato, vigili urbani in azione e una coda di polemiche.
MICHELE RUFFI

10/08/2010

Il racconto del vicesindaco Nessun coprifuoco per domenica
Rimini senza limiti per la festa d'estate


Dici Rimini e pensi al divertimento. I bassi ritmati delle discoteche, il lungomare che non si addormenta mai, con tutti gli annessi e connessi. Invece scopri che nella capitale della movida italiana le regole ci sono, vengono rispettate, anche se i limiti sono meno restrittivi rispetto a Cagliari. «Si chiude all'una durante tutta la settimana, senza distinzione tra weekend e giorni lavorativi», spiega Antonio Gamberini, vicesindaco e assessore alle Attività economiche del Comune romagnolo. A Ferragosto (e Capodanno) però non ci sarà nessun coprifuoco: «I locali potranno lavorare fino all'alba, non ci sarà nessun orario di chiusura da rispettare».
L'ordinanza è del 2005, prevede un tetto invernale più basso (nel centro storico alle 23 si abbassano tutte le saracinesche), ma questo non impedisce gli affari. «Rimini è una località turistica, ci deve essere spazio per la musica e le attività legate al divertimento. Abbiamo 1000 esercizi pubblici, 1200 alberghi. Proteste dei residenti? Diciamo che abbiamo raggiunto un equilibrio. I controlli ci sono e dove le norme non vengono seguite, ritiriamo le licenze. È successo lo scorso anno e stiamo utilizzando lo stesso sistema questa estate».
Il limite dell'una di notte poi può essere allungato fino alle due con un nulla osta dell'Arpa: bisogna dimostrare di avere impianti in regola, spazi adeguati e non si devono superare i 70 decibel. ( m.r. )

10/08/2010

Parla l'assessore al turismo In Versilia un viale chiuso al traffico
Qui Viareggio: «Si balla fino alle 4 del mattino»


Viareggio è la capitale della Versilia: spiaggia lunghissima e zeppa di stabilimenti, dove la notte scivola tra cocktail e musica coi piedi nudi sulla sabbia. A Torre del Lago, il lungomare a tre-quattro chilometri dal centro (dunque, molto simile al Poetto), la musica viene spenta alle tre del mattino. «Questa è la regolamentazione per i locali all'aperto. Ma all'interno dei club si può ballare fino alle 4», precisa Nicodemo Pistoia, assessore al Turismo del Comune di Viareggio. Qui, dall'altra parte del Tirreno, succede di più: «Il viale viene chiuso al traffico di notte, in modo da consentire ai frequentatori dei locali di stare sulla strada». Insomma, una grande pista in riva al mare. Aiuta molto, in questo caso, il fatto che le abitazioni non siano vicinissime e quindi i decibel degli altoparlanti siano attutiti dalla lontananza e dagli alberi che circondano il quartiere di “Lago mare”.
In centro, sul lungomare, la situazione è identica: «Si chiude alle 3. Per Ferragosto il limite verrà portato alle 5 del mattino». Il confronto con Cagliari, vista la differenza di orari così netta, è difficile da fare: «Ci sono meno limiti, ma vogliamo che i nostri operatori siano precisi e puntuali nel rispetto delle regole. Solitamente però non ci sono problemi, è difficile che ci siano multe o sequestri degli impianti». ( m.r. )

10/08/2010

Iniziativa dei consiglieri L'opinione di Tavolacci e Serra
«Accelerare sul Pul, serve un piano preciso»


Non c'è solo la discussione sugli orari della movida estiva. Sul tavolo c'è anche la questione del Piano di utilizzo delle spiagge: «Le vicende degli ultimi giorni ci portano inevitabilmente a chiedere un'accelerazione da parte della Giunta nell'affrontare i problemi legati alla pianificazione del litorale», scrivono in un comunicato i consiglieri Massimiliano Tavolacci (Udc) e Alessandro Serra (An). Il rischio è quello di dare a Cagliari un volto poco attraente: «È evidente l'inadeguatezza della normativa vigente che, purtroppo, incide negativamente sulla visione di una città turistica, moderna, aperta e attrattiva, che deve riuscire a conciliare le esigenze della cittadinanza con quelle dell'imprenditoria locale e del settore turistico». Per ora il varo del Pul è ancora lontano, esiste solo una bozza, ecco perché i due componenti del consiglio comunale chiedono «un'immediata accelerazione nella predisposizione del Piano di Utilizzo del litorale, in modo da poter affrontare già all'inizio di settembre il confronto in aula per l'approvazione delle nuove linee guida».
L'esempio da seguire è quello delle altre città che hanno «valorizzato il settore turistico con successo, condividendolo, oltre che tra le forze politiche, anche con la cittadinanza e il tessuto produttivo locale. Lo riteniamo indispensabile, condividendo in pieno il programma del sindaco, per riempire di contenuti lo slogan di “Cagliari città turistica e capitale nel Mediterraneo”». ( m.r. )

10/08/2010

Gli imprenditori balneari Alberto Bertolotti, presidente Sib
«Il litorale è di tutti, non solo di chi ci abita»


Per Alberto Bertolotti, presidente del Sib (sindacato imprenditori balneari), il lungomare è «affetto da un problema strutturale: è stato deciso nei decenni passati che il Poetto dovesse essere una zona residenziale. Dunque le attività produttive, specialmente quelle che si basano sul divertimento, non sono ben viste».
Dunque la polemica sullo stop alla musica nei chioschetti a mezzanotte (e l'una il venerdì e sabato) non stupisce più di tanto.
«Dobbiamo decidere cosa fare da grandi. Cagliari non può prescindere dal volano del Poetto. Serve un compromesso tra esigenze dei residenti e lo sviluppo economico del territorio. Anche perché questo genere di attività è richiesto dalla domanda, cioè turisti e abitanti dell'hinterland. Questo è il nostro patrimonio e dobbiamo offrirlo. Se non vogliamo che resti proprietà di pochi eletti che ci abitano, dobbiamo cambiare registro».
Intanto ieri i gestori dei chioschetti si sono incontrati alle 19 al “Miraggio”, di fronte all'ippodromo: una riunione convocata dal consorzio Poetto service diretto da Sergio Mascia, per parlare dei blitz dei carabinieri dei giorni scorsi (in tutto otto denunce e sequestri degli impianti stereo) e per discutere della soluzione proposta dall'amministrazione comunale. I nuovi orari potrebbero essere in vigore già da domani. ( m.r. )

10/08/2010