Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I Giganti restano nell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
9 agosto 2010



Il ministro dei Beni culturali ha accolto l’appello dei sardi



PASQUALE PORCU

SASSARI. Giù le mani dai Giganti di Mont’e Prama. Lo dice il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, secondo il quale le statue ritrovate nel 1974 a Mont’e Prama, nel territorio comunale di Cabras, debbano restare in Sardegna «in quel museo a cielo aperto per essere visti e apprezzati dai sardi, divenendo un punto di riferimento per il turismo italiano e internazionale».
L’intervento del ministro era stato sollecitato dal sindaco di Cabras e dal deputato del Pdl, Pili, che si sono opposti alla «provocazione» avanzata da Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del ministero dei Beni culturali, che per le importanti statue in pietra aveva anche ipotizzato una trasferta a Reggio Calabria, per sostituire i Bronzi di Riace, attualmente in fase di restauro.
A scanso di equivoci e di eventuali altre «provocazioni» future, il ministro ha ribadito che: «Ogni eventuale esposizione fuori dal loro contesto - ha sottolineato Bondi - dovrà essere autorizzata e decisa dalle autorità locali». Come dire: che nessuno si azzardi a ipotizzare tour e altre iniziative nelle quali coinvolgere i Giganti, senza concordarlo prima con le amministrazioni pubbliche isolane.
La sortita del ministro è stata molto apprezzata dal deputato sardo del Pdl Mauro Pili. «La chiara e forte presa di posizione del ministro dei beni culturali Sandro Bondi - ha detto - è una svolta politica, istituzionale e culturale dello Stato nei confronti della Sardegna».
«Mai un ministro di Stato - dice il parlamentare sardo - si era espresso con tale rispetto e autorevolezza nei confronti della Sardegna. Si tratta di una posizione illuminata e culturalmente innovativa, rispetto alla vecchia logica dei predoni di Stato che consideravano il patrimonio artistico e archeologico un bene di cui disporre in dispregio delle comunità locali e della stessa storia».
«Con Bondi - osserva Mauro Pili - si apre un nuovo capitolo del rapporto Stato-Regione foriero di straordinarie opportunità proprio perchè fondato sul principio del rispetto e della collaborazione».
Molto soddisfatto anche l’assessore regionale al Turismo, Bastianino Sannitu. «Le statue di Mont’e Prama gettano una luce nuova nella storia del Mediterraneo e per questo rappresentano un grandissimo patrimonio per l’umanità - dice l’assessore -. Ma prima che a chiunque altro quel patrimonio appartiene alla Sardegna e al territorio dove è stata fatta la scoperta. Accolgo con soddisfazione l’intervento del ministro Bondi. Anzi lo invito già da ora al centro Restauro di Li Punti per l’inaugurazione dell’esposizione delle opere».
«Al ministro - prosegue Sannitu - vorrei rivolgere due preghiere: di fare in modo che gli scavi nella zona di Mont’e Prama possano essere completati. E di costruire a Cabras una struttura espositiva all’altezza dell’importanza del ritrovamento e dei flussi di visitatori e di studiosi che verranno attratti dalle scoperte di Cabras».
Il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus, è contento ma prudente.
«Vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Insieme all’onorevole Pili - dice - incontreremo il ministro Bondi ai primi di settembre. A lui esporremo il nostro progetto per realizzare la struttura che dovrà accogliere i Giganti e gli chiederemo di privilegiare, nei finanziamenti, non il tour delle statue ma la realizzazione delle strutture espositive a Cabras».