Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Proposta Cellino, martedì scontro in consiglio comunale

Fonte: La Nuova Sardegna
24 luglio 2008

GIOVEDÌ, 24 LUGLIO 2008

Pagina 1 - Cagliari

IL DIBATTITO SUL NUOVO STADIO

CAGLIARI. Martedì prossimo si discuterà in consiglio comunale del futuro dello stadio di Sant’Elia e della proposta avanzata da Massino Cellino nella sua qualità di presidente del Cagliari calcio. Recentemente il responsabile della società dei rossoblu ha ripreso i colloqui col sindaco Emilio Floris. E, l’altro ieri, ha mandato una lettera in Municipio cui si mettono nero su bianco le richieste note da tempo: di concessione di un’area per la realizzazione del nuovo stadio e di demolizione di quello esistente.
Nel documento viene domandato il diritto di superficie per 47mila metri quadrati, da cedersi gratuitamente in quanto il Cagliari calcio rinuncia a inserire (come fatto a Torino) centri commerciali e altre attività simili all’interno della struttura. L’ipotesi è uno stadio di venticinquemila posti interamente coperti con un parcheggio interrato di seimila metri quadrati, otto sky box, bar e ristorante. Il costo, di circa trenta milioni di euro - viene detto - sarà interamente a carico della società dei rossoblu.
In Comune intanto l’assessore allo Sport Nanni Floris è sull’Aventino. Da quasi due mesi non partecipa alla Giunta e il fatto di non essere stato avvertito per tempo dell’incontro del primo cittadino con Massimo Cellino (della settimana scorsa) l’aveva fortemente indisposto. E poi noto che l’assessore Floris è favorevole al recupero della vecchia struttura.
Il primo cittadino, da parte sua, ha precisato che non sarà presa alcuna decisione se non dopo aver sentito il parere del Consiglio. E questo, come accennato, avverrà martedì prossimo quando sarà discussa anche l’interrogazione del centrosinistra.
In Comune la propsota del Cagliari calcio non convince tutti: nè in maggioranza, nè in opposizione. Alessio Mereu (Riformatori, presidente della commissione ai Lavori pubblici) ricorda, ad esempio, che vi sono due delibere sull’argomento stadio: una per un concorso di idee e una per la ristrutturazione (39 milioni e mezzo), che non sono mai state ritirate. Ma è nell’opposizione dove vi sono le maggiori perplessità. Innanzi tutto sui finanziamenti a cui accederebbe il Cagliari calcio: se fossero del credito sportivo, «chi li garantisce?». Poi c’è il problema della demolizione del Sant’Elia: chi pagherà la rimozione? Infine, ma non ultimo punto come importanza: con l’abbattimento dello stadio dei mondiali di calcio, la Sardegna non avrebbe più una struttura in grado di ospitare manifestazioni internanzionali. Ed è questo il parere anche del personaggio più autorevole dello sport sardo, Gigi Riva. (r.p.)