Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I turisti sono aumentati ma mancano i servizi Scontenti i commercianti

Fonte: La Nuova Sardegna
5 agosto 2010



Paolo Casu: «Non esiste alcuna politica di sistema» Lino Bistrussu: «Più visitatori ma legati al low cost»


Molti siti monumentali sono ancora del tutto inutilizzabili e spesso degradati

PABLO SOLE
CAGLIARI. Turismo, ai primi di agosto è già tempo di bilanci. I dati sugli arrivi dati dall’assessorato comunale al Turismo parlano di un incremento degli arrivi, ma non mancano le critiche. Duro il presidente della commissione Cultura Paolo Casu: «Totale assenza di servizi». Media il consigliere dei Riformatori e vicepresidente di Confcommercio Lino Bistrussu: «Sì, ma le presenze crescono».
«Negli anni scorsi si parlava di Cagliari come città turistica - prosegue Bistrussu - ma a dir la verità io ero il primo che, alla vista di un forestiero, si emozionava. Ora credo che la situazione sia cambiata, e in meglio. Certo, poi occorre anche rimarcare il fatto che si tratti di un turismo legato soprattutto al “low-cost” e quindi nelle casse degli imprenditori di settore non entrano grandi cifre. Credo comunque che l’aspetto più importante riguardi la crescita del comparto». Al contrario, per il presidente della commissione Attività produttive Paolo Casu, il quadro è nettamente critico. «Non esistono politiche di sistema e, in questi anni, niente è stato fatto dal punto di vista dei servizi specifici per i turisti. Ad esempio: come è possibile - si chiede Casu - che un bene come l’ippodromo sia interessato dai lavori proprio nei primi giorni di agosto? Come è possibile che un tesoro come villa Tigellio sia reso disponibile ai turisti per una sera e poi venga nuovamente lasciato all’incuria? E l’anfiteatro, chiuso la domenica? E la passeggiata coperta, che viene snobbata dai turisti probabilmente perché manca una seria programmazione?». Il giudizio, alla fine, è tranchant. «Chi parla di Cagliari città turistica - taglia corto Paolo Casu - dice una grande balla». Non mancano nemmeno le critiche sulla gestione del Poetto. «Qualche giorno fa sono stati messi i sigilli agli impianti di amplificazione di tre chioschi - aggiunge Casu - sono d’accordo con il rispetto delle regole, ma si deve essere meno restrittivi. Non si può pensare di attirare i turisti e poi pretendere che vadano a letto alle 21, altrimenti si parla di città-dormitorio». Accantonato il capitolo sul turismo, a preoccupare maggiormente Lino Bistrussu è piuttosto il settore del commercio. «Su questo versante - dice il consigliere - rischiamo di arrivare per così dire “alla frutta”. Il comparto è sofferente e di certo la recessione non aiuta. Inoltre, sono convinto che i consumatori preferiscano rinunciare a un nuovo capo di vestiario piuttosto che negarsi una sera in ristorante, ed è proprio l’abbigliamento il settore che più risente della crisi. Ciò non vuol dire che i ristoratori soffrano meno, ma diciamo che “soffricchiano”. Speriamo ora negli ultimi mesi della stagione, soprattutto in agosto e settembre».